Bologna, 21 agosto 2025 – La cimice asiatica torna a rappresentare una minaccia concreta per le produzioni agricole della provincia di Bologna, facendo riemergere un problema che ogni anno mette a dura prova gli agricoltori locali. A lanciare l’allarme è la Coldiretti provinciale, che invita tutti i propri associati a segnalare tempestivamente i danni riscontrati, al fine di documentare l’entità dell’emergenza e sollecitare interventi mirati presso Regione e Governo.
L’allarme di Coldiretti Bologna: un’emergenza che non accenna a diminuire
Nonostante le aspettative iniziali, la stagione 2025 è stata segnata dal ritorno massiccio della cimice asiatica, come sottolinea la presidente di Coldiretti Bologna, Valentina Borghi. “Avevamo ipotizzato un’emergenza ridimensionata – afferma – ma la realtà ci mostra una situazione ben diversa. Abbiamo già richiesto l’attivazione di misure a sostegno dei produttori colpiti, perché ogni anno il problema si ripresenta e gli agricoltori sono ormai esasperati”.
Le colture più colpite risultano essere quelle frutticole, in particolare le pere, dove le punture dell’insetto causano danni che in alcuni casi superano il 70% del raccolto. A confermarlo è il frutticoltore e membro della giunta esecutiva di Coldiretti Bologna, Roberto Nanni, titolare di un’azienda agricola a Minerbio. Nanni riferisce inoltre di danni su altre colture orticole e sulle pannocchie di mais, dove le deformazioni sono provocate dalle punture della cimice.
Le difficoltà di contenimento della cimice asiatica
Secondo Coldiretti, la situazione è ormai “non più sotto controllo” e deriva non solo dall’andamento climatico, ma anche dalla “progressiva riduzione degli strumenti di difesa a disposizione degli agricoltori”. L’utilizzo della Vespa Samurai, antagonista naturale della cimice asiatica, non sta dando i risultati sperati per il contenimento dell’insetto. Parallelamente, sarebbero venute meno le possibilità di intervento con principi attivi efficaci.
“Il risultato – conclude Nanni – è un quadro desolante, che mette a rischio intere produzioni e redditi agricoli”. La Coldiretti, che rappresenta oltre 1,6 milioni di agricoltori italiani, ribadisce così la necessità di un intervento tempestivo e coordinato a livello regionale e nazionale per contrastare efficacemente l’emergenza cimice asiatica nel territorio bolognese.



