Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esorta Usa ed Europa a intensificare la pressione sulla Russia attraverso nuove sanzioni, per ottenere un cessate il fuoco. La dichiarazione segue i recenti e massicci attacchi russi a Kiev e in altre regioni
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello alla comunità internazionale affinché intensifichi le sanzioni contro la Russia, con l’obiettivo di forzare il rispetto di un cessate il fuoco. Questa dichiarazione è stata rilasciata in risposta ai recenti attacchi russi, caratterizzati dall’uso di missili balistici Iskander e droni contro Kiev e altre aree ucraine, segnando un’escalation della violenza.
La responsabilità del conflitto
Zelensky ha comunicato, attraverso un post sul suo canale Telegram, che ogni bombardamento russo contribuisce a rafforzare l’opinione globale secondo cui la responsabilità per il prolungamento del conflitto risiede unicamente a Mosca. “L’Ucraina ha proposto più volte un cessate il fuoco, sia totale che aereo, ma ogni offerta è stata sistematicamente ignorata”, ha sottolineato, evidenziando il rifiuto russo di dialogare.
Aumentare la pressione economica su Mosca
L’idea di Zelensky di aumentare la pressione economica su Mosca non è nuova, ma acquista una dimensione critica in questo momento, in cui l’Ucraina continua a subire danni significativi a causa delle offensive militari russe. La richiesta di sanzioni più severe si inserisce in una strategia più ampia per isolare ulteriormente la Russia sul piano internazionale e garantire un supporto continuo all’Ucraina da parte di alleati occidentali.
Settori chiave da colpire
Le sanzioni attualmente in vigore hanno già inflitto colpi duri all’economia russa, ma Zelensky sostiene la necessità di un ulteriore inasprimento per ottenere un cambiamento significativo nel comportamento di Mosca. In particolare, il presidente ucraino ha fatto riferimento a settori chiave come l’energia e le finanze, dove un aumento delle restrizioni potrebbe rivelarsi decisivo.
Dal canto loro, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno mostrato segnali di sostegno alle richieste di Kiev, ma le tempistiche e la portata delle nuove sanzioni sono ancora da definire. In questo contesto, l’attenzione si concentra anche sulla preparazione di nuove conferenze internazionali, come quella per la ricostruzione dell’Ucraina, prevista per luglio 2025 a Roma. Zelensky ha sottolineato l’importanza del sostegno a lungo termine per la ricostruzione del suo paese, che dovrà affrontare le conseguenze di un conflitto che ha già durato oltre tre anni e che ha profondamente segnato il tessuto sociale ed economico dell’Ucraina.