Zelensky invita nuovamente Putin a negoziati diretti dopo l’incontro a Istanbul. L’Ucraina richiede un cessate il fuoco completo di 30 giorni, pronto a estensioni. Zelensky sottolinea che l’Ucraina è aperta al dialogo per terminare la guerra
Volodymyr Zelensky ha rilanciato il suo invito a Vladimir Putin per avviare negoziati diretti, un passo significativo nel contesto del conflitto che perdura tra Ucraina e Russia. Questa dichiarazione è arrivata dopo un incontro tra le delegazioni dei due paesi avvenuto la scorsa settimana a Istanbul, dove sono state discusse modalità per un possibile cessate il fuoco.
Importanza del cessate il fuoco
Zelensky ha sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco completo e incondizionato, che dovrebbe avere una durata adeguata e la possibilità di essere prorogato. La proposta ucraina, concordata con i partner internazionali, prevede un periodo iniziale di 30 giorni. Durante un aggiornamento su Telegram, il presidente ucraino ha dichiarato che “l’Ucraina non ha paura dei negoziati diretti con la Russia” e ha esortato la leadership russa a non prolungare ulteriormente la guerra.
Un cambiamento strategico
Questo sviluppo si inserisce in un contesto di crescente tensione, poiché il conflitto ha già causato migliaia di morti e un grave impatto sulle popolazioni civili. Gli esperti osservano che l’apertura al dialogo da parte di Zelensky potrebbe rappresentare un cambiamento strategico, volto a trovare una soluzione pacifica al conflitto che ha sconvolto l’Europa. Nonostante le difficoltà, l’Ucraina sta cercando di mantenere una posizione di forza nei negoziati, richiamando l’attenzione sulla necessità di una pace duratura.
Zelensky: “Bisogna fare pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra”
Zelensky ha riferito di una “riunione sul nostro lavoro diplomatico per porre fine alla guerra e stabilire una pace vera e duratura” con alti funzionari ucraini compreso il ministro della Difesa, Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione di Kiev agli incontri di Istanbul del 15 e 16 maggio. Tali incontri “hanno dimostrato al mondo la nostra disponibilità ad avvicinarci alla pace e, di conseguenza, la necessità di fare pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra. In effetti, il risultato più importante dell’incontro è stato l’accordo sullo scambio di prigionieri 1.000 contro 1.000. Il nostro team sta attualmente elaborando i dettagli dello scambio”, ha spiegato.
Zelensky ha aggiunto che Umerov “ha riferito i dettagli specifici dei colloqui con i russi. La delegazione ucraina è riuscita a mantenere la conversazione entro un quadro dignitoso. Tutti i tentativi di minaccia da parte della Russia sono stati respinti”. Inoltre, il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha e il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak “hanno riferito degli incontri e dei contatti con i rappresentanti degli Stati Uniti e dei partner europei: Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Polonia e Turchia”. “Ci coordiniamo con i partner quasi quotidianamente. Grazie per il sostegno”, ha concluso il presidente ucraino.