Già disposta l’autopsia sui due corpi, si attende il recupero delle salme. Il sindaco: “Tributo doveroso, perdita che ci colpisce profondamente”
La tragica morte di due vigili del fuoco, Nico Civitella ed Emanuele Capone, durante un’escursione nella località Balzolo di Pennapiedimonte, ha scosso profondamente la comunità di Chieti. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giancarlo Ciani, ha aperto un fascicolo nei confronti di ignoti per indagare sulle circostanze che hanno portato alla loro morte. Le salme dei due 42enni non sono ancora state recuperate, complicate dalle difficoltà legate alle operazioni di recupero nel torrente Avello. Le indagini si concentrano sull’ipotesi di omicidio colposo, in attesa dell’autopsia già disposta, che sarà eseguita nei prossimi giorni presso l’obitorio del policlinico di Chieti.
Un’escursione tragica
I due vigili del fuoco, liberi dal servizio, avevano organizzato l’escursione insieme ad altri colleghi, i quali sono stati fortunatamente tratti in salvo. L’incidente, avvenuto il 30 aprile, ha lasciato un segno indelebile nella comunità, richiamando l’attenzione sulla sicurezza delle attività all’aperto e sulle potenziali insidie che possono presentarsi anche durante momenti di svago.
Lutto cittadino a Chieti
In segno di rispetto e cordoglio, il Comune di Chieti ha proclamato il lutto cittadino. Il sindaco, Diego Ferrara, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, dichiarando: “È un tributo doveroso per una perdita che ci colpisce profondamente e coinvolge l’intera comunità.” L’amministrazione comunale sottolinea l’importanza del servizio dei vigili del fuoco, eroi quotidiani che mettono a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.
Cerimonie di commemorazione
Le cerimonie di commemorazione sono attese nei prossimi giorni, quando la città avrà finalmente l’opportunità di rendere omaggio a questi due giovani uomini, simboli di dedizione e coraggio. Il lutto collettivo non è solo un momento di dolore, ma anche un richiamo alla solidarietà e al rispetto per coloro che svolgono professioni a rischio. Il messaggio che arriva da Chieti è chiaro: la comunità si unisce nel dolore, onorando la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene degli altri.






