Washington, 9 maggio – Il vicepresidente statunitense JD Vance ha affermato durante un’intervista a Fox News che “la Russia non può aspettarsi di conquistare territori non ancora sotto il suo controllo”. Questa richiesta è vista come un elemento del piano di pace iniziale
Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha recentemente espresso opinioni incisive sulla situazione in Ucraina, affermando che la Russia non può rivendicare territori che non ha ancora conquistato. Queste affermazioni, rilasciate durante un’intervista su Fox News, mettono in evidenza la complessità della questione territoriale e le ambizioni espansionistiche di Mosca.
Durante l’intervista con Fox News, Vance ha ribadito le dichiarazioni rilasciate mercoledì al meeting dei leader di Monaco a Washington, dove ha detto che Mosca “chiede troppo” e probabilmente dovrà fare delle concessioni. Ha anche spiegato che le richieste del Cremlino sono sensate, perché la Russia è convinta di poter vincere la guerra. “Sapevamo già che la prima offerta russa sarebbe stata eccessiva, i negoziati funzionano spesso così”, ha dichiarato. Vance, tuttavia, non si mostra allarmato da questo scenario e si dichiarerebbe preoccupato solo qualora fosse accertato che la Russia non sta negoziando in buona fede.
La posizione americana sulla questione territoriale
Nell’intervista, Vance ha chiarito che la richiesta di territori non controllati dalle forze russe fa parte di un piano di pace che, a suo avviso, appare irrealizzabile. La posizione del governo americano è inequivocabile: qualsiasi discussione su un eventuale accordo di pace deve escludere pretese su aree non attualmente sotto il controllo russo. Questa dichiarazione non solo evidenzia la fermezza degli Stati Uniti nel sostenere l’Ucraina, ma riflette anche una strategia globale più ampia che mira a mantenere l’integrità territoriale degli stati sovrani.
Le ripercussioni del conflitto
Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel 2014 con l’annessione della Crimea, ha avuto ripercussioni significative non solo a livello regionale, ma anche su scala globale. Vance ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un approccio diplomatico che rispetti le norme internazionali e i diritti sovrani delle nazioni. Le sue osservazioni si inseriscono in un contesto in cui le tensioni tra Mosca e l’Occidente continuano a crescere, con le sanzioni economiche e il supporto militare all’Ucraina che rappresentano strumenti chiave nella risposta occidentale.






