Raid russo con droni a Zaporizhzhia: i feriti salgono a 31, tra cui due bambini. Il presidente regionale Ivan Fedorov denuncia attacchi contro infrastrutture civili della città, con danni a edifici residenziali, un’università e altre strutture
L’attacco aereo russo che ha colpito la città di Zaporizhzhia ieri sera ha causato 31 feriti, tra cui due bambini, segnando un nuovo tragico capitolo nel conflitto tra Russia e Ucraina. Il presidente della regione, Ivan Fedorov, ha descritto la situazione come estremamente grave, evidenziando che l’operazione ha avuto come obiettivo principale le infrastrutture civili. Questo attacco ha provocato danni significativi a diversi edifici residenziali, a un’università e a una struttura vitale per la comunità.
L’indignazione per l’attacco
Il raid, eseguito tramite droni, ha suscitato immediata indignazione e preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali. Fedorov ha sottolineato che l’attacco ha colpito aree densamente popolate, esponendo così la vulnerabilità delle infrastrutture civili nel conflitto attuale. “È inaccettabile che i civili siano presi di mira in questo modo“, ha dichiarato il presidente regionale, evidenziando la necessità di proteggere la popolazione in un contesto di guerra.
Aumento degli attacchi aerei
Zaporizhzhia ha già vissuto momenti di intensa violenza durante il conflitto in corso. Negli ultimi mesi, gli attacchi aerei sono aumentati, portando a un numero crescente di vittime tra la popolazione civile. Gli esperti della sicurezza avvertono che tali attacchi potrebbero intensificarsi ulteriormente, specialmente in vista di possibili offensivi militari da parte della Russia.
Assistenza ai feriti e supporto umanitario
Le autorità ucraine stanno facendo il possibile per garantire assistenza ai feriti, con ospedali locali che si preparano a ricevere un numero crescente di pazienti. Organizzazioni umanitarie stanno intervenendo per fornire supporto alle famiglie colpite, in un contesto già segnato da difficoltà economiche e sociali.
Il raid a Zaporizhzhia rappresenta un ulteriore sviluppo nella lunga e complessa crisi tra i due paesi. Il rischio che la situazione possa deteriorarsi ulteriormente è concreto, mentre la comunità internazionale osserva con apprensione. La popolazione locale continua a vivere nella paura e nell’incertezza, testimoniando le conseguenze devastanti di un conflitto che sembra non avere fine.






