Roma, 16 Maggio – Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, ha dichiarato su X che i russi stanno tentando di collegare i negoziati attuali a quelli svolti 2022, che però hanno in comune solo la città nella quale si svolgono. Yermak ha sottolineato che il processo negoziale in corso si svolge in un contesto radicalmente diverso e che l’Ucraina non intende tornare alle condizioni iniziali del conflitto
Il 16 maggio, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo ai recenti sviluppi nel processo di negoziato con la Russia. Yermak ha sottolineato che non vi è alcun collegamento tra i colloqui attuali e quelli che hanno avuto luogo nel 2022. Utilizzando il social network X, ha comunicato che i russi stanno tentando di associare le attuali trattative a quelle passate, ma ha ribadito che l’unico elemento in comune tra i due momenti storici è rappresentato dalla città di Istanbul, dove si sono tenuti alcuni incontri iniziali.
La posizione attuale dell’Ucraina
L’affermazione di Yermak mette in luce una chiara intenzione da parte dell’Ucraina di non tornare alle dinamiche e alle narrazioni che hanno caratterizzato l’inizio del conflitto, scoppiato in seguito all’invasione russa nel febbraio 2022. Questo è un punto cruciale, poiché l’Ucraina si trova ora in una posizione ben diversa, sia sul piano militare che su quello diplomatico.
Pressione internazionale e alleanze
Inoltre, la situazione attuale è segnata da una crescente pressione internazionale. Le alleanze tra Ucraina e Paesi occidentali si sono rafforzate, portando a un supporto militare e finanziario senza precedenti per l’Ucraina. Ciò ha consentito a Kiev di affrontare più efficacemente le operazioni militari e di stabilire una posizione di forza nei negoziati. Yermak ha chiarito che l’Ucraina non è disposta a compromettere la propria sovranità e integrità territoriale, evidenziando la determinazione del governo di continuare a perseguire un approccio che favorisca la pace, ma senza tornare a condizioni che possano essere considerate inaccettabili.