MOSCA – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l’assenza di una risposta diretta alla proposta di tregua russa da parte di Volodymyr Zelensky è una forma di manipolazione. Mosca attende ancora notizie da Kiev
La recente escalation di tensioni tra Russia e Ucraina ha portato a scambi di accuse che mettono in luce la complessità della situazione attuale. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha accusato Kiev di manipolazione dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito l’offerta di tregua di Vladimir Putin come un tentativo di inganno. Queste dichiarazioni non solo riflettono le difficoltà nella comunicazione tra le due nazioni, ma evidenziano anche la precarietà del contesto internazionale in cui ci troviamo.
La risposta di Zelensky
Il 28 aprile, Zelensky ha risposto pubblicamente alla proposta russa di una tregua di tre giorni, sostenendo che si tratta di una strategia per deviare l’attenzione da questioni più gravi, come le violazioni dei diritti umani in Ucraina. Secondo il presidente ucraino, la Russia sta cercando di guadagnare tempo per riorganizzare le proprie forze e migliorare la propria posizione strategica sul campo di battaglia. Questo scambio di accuse ha ulteriormente inasprito le tensioni, con Peskov che ha fatto notare che Mosca non ha ancora ricevuto alcuna risposta ufficiale da Kiev riguardo alla proposta di tregua.
Mosca accusa Parigi di ignorare le preoccupazioni di Putin
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha criticato aspramente il governo di Emmanuel Macron, accusandolo di ignorare le proposte di dialogo della Russia. Peskov ha ribadito la disponibilità di Mosca a intraprendere negoziati senza precondizioni, una posizione che sembra essere stata trascurata dalla Francia.
In un’intervista rilasciata al settimanale Paris Match, Macron ha espresso l’intenzione di “aumentare la pressione sulla Russia”, sottolineando che le prossime due settimane saranno decisive per tentare di raggiungere un cessate il fuoco, come suggerito dagli Stati Uniti. Le dichiarazioni del presidente francese riflettono un approccio occidentale che si oppone fermamente alle azioni russe, contribuendo a un clima di crescente tensione.
La mancanza di dialogo
Peskov ha anche evidenziato che Mosca non ha ricevuto risposte concrete da parte del governo ucraino riguardo a possibili negoziati. Questa assenza di comunicazione tra le parti non fa altro che intensificare le tensioni, rendendo sempre più difficile una risoluzione pacifica del conflitto. Inoltre, l’aumento delle sanzioni economiche imposte dai paesi occidentali viene percepito da Mosca come una forma di aggressione, complicando ulteriormente la situazione.






