MOSCA, 18 APR – Le richieste irrealistiche degli USA “riduce le possibilità di un accordo” sul nucleare iraniano. Tuttavia, Teheran parteciperà seriamente ai negoziati di domani a Roma, ha dichiarato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi
Le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, hanno evidenziato le tensioni che caratterizzano i negoziati sul programma nucleare dell’Iran. Araghchi ha descritto le richieste avanzate dagli Stati Uniti come “irrealistiche”, avvertendo che potrebbero compromettere seriamente le possibilità di raggiungere un accordo. Queste affermazioni sono emerse durante un incontro a Mosca con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dove si è discusso anche della crisi ucraina e delle sue ripercussioni sulla sicurezza internazionale.
“Al momento conduciamo solo negoziati indiretti”, ha sottolineato Araghchi, affermando che ciò è dovuto alle “minacce proferite dal governo americano, alle sanzioni economiche e alla politica di massima pressione” contro la Repubblica islamica. Per tutto questo “non possiamo condurre con loro negoziati diretti, ma la via diplomatica è aperta ed è possibile arrivare ad accordi”, ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana
La posizione dell’Iran nei colloqui
Araghchi ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, l’Iran è pronto a partecipare ai colloqui previsti per domani a Roma con un atteggiamento costruttivo. Questo incontro si colloca in un contesto di crescenti preoccupazioni per la stabilità della regione e per la possibilità di un’escalation militare. Tuttavia, il ministro iraniano ha chiarito che Teheran non è ancora pronta a stabilire contatti diretti con i negoziatori americani, riflettendo la diffidenza accumulata negli ultimi anni.
Il contesto storico del programma nucleare
Il background di questa situazione è complesso. Dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015, noto come JCPOA, l’Iran ha progressivamente ampliato le sue attività nucleari, suscitando forti preoccupazioni a livello internazionale. Le nuove richieste americane, secondo Araghchi, non solo sono difficili da accettare, ma sembrano anche negate dalla realtà delle esigenze iraniane. La posizione di Teheran si basa su una ferma volontà di difendere i propri diritti sovrani, senza compromettere la sicurezza nazionale.
Le relazioni tra Iran e Stati Uniti
Le relazioni tra Iran e Stati Uniti, già fragili, si sono ulteriormente deteriorate, con entrambe le parti che continuano a rimanere su posizioni opposte. Mentre Washington chiede garanzie sul programma nucleare iraniano e sul suo eventuale utilizzo militare, Teheran insiste sulla necessità di rispettare gli accordi precedenti e di garantire il sollevamento delle sanzioni economiche che gravano sul paese. In questo scenario, la diplomazia internazionale gioca un ruolo cruciale, con la Russia, tradizionale alleato dell’Iran, che si propone come mediatore in un dialogo che sembra sempre più difficile.






