NAPOLI, 21 MAG – Oltre al sindaco è stato arrestato anche Francesco Di Maio, un suo collaboratore, anch’egli accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità
Sono ore tese a Sorrento, dove il sindaco Massimo Coppola è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata con l’accusa di corruzione. Il primo cittadino è stato colto in flagranza di reato mentre era intento a ricevere 6mila euro in contanti da un imprenditore legato a un appalto per servizi di refezione scolastica del valore complessivo di oltre 4,5 milioni di euro.
Dettagli dell’arresto
Le indagini hanno rivelato che la somma di denaro ricevuta rappresentava solo una parte di un pagamento complessivo di 120mila euro. Oltre al sindaco, è stato arrestato anche Francesco Di Maio, un suo collaboratore, anch’egli accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Durante l’operazione, gli inquirenti hanno trovato 4.500 euro addosso a Coppola e 1.500 euro a Di Maio, consegnati durante una cena in un ristorante di Sorrento.
Un quadro di corruzione più ampio
Le indagini hanno messo in luce un quadro di corruzione più ampio. Si stima che l’imprenditore abbia già versato al sindaco e al suo collaboratore circa 66mila euro. Inoltre, è emerso che in precedenza l’imprenditore aveva corrisposto altri 50mila euro in contante per un altro appalto riguardante l’ottimizzazione dei servizi di un asilo nido comunale.
L’arresto di Coppola è avvenuto in seguito a un’indagine svolta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense e coordinata dalla Procura. Oltre ad arrestare il sindaco, le Fiamme Gialle, avvalendosi anche delle unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare, locale e informatica, emesso dalla Procura, nei confronti di 22 persone, tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune, nonché una persona di fiducia del sindaco, indagati per i reati di corruzione, turbativa d’asta e peculato.
Una volta terminate le perquisizioni, sono stati sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet in possesso degli indagati, nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari ad oltre 285.000 euro, di cui oltre 34.000 euro nell’abitazione del sindaco e oltre 167.000 euro nell’abitazione (in particolare, nascosti in un incavo li un tavolo da biliardo) di un presunto “sensitivo”, Raffaele Guida, abitante a S.Maria a Vico, fiduciario e referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori.
Il precedente del 2024
Già in precedenza, il 28 dicembre 2024, il sindaco di Sorrento, dopo essersi incontrato in S.Maria a Vico con Guida, era stato controllato dalla Guardia di Finanza, che aveva trovato 15mila euro in contati all’interno di una confezione di panettone. Dalle indagini effettuate era emerso come tale somma risultasse riconducibile a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, attraverso Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento. La somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente era stata dissequestrata e restituita al Sindaco dal Tribunale del riesame.