Seul, 30 aprile – Tra gennaio e marzo, circa 2.000 soldati feriti sono stati rimpatriati in Corea del Nord, rimanendo in isolamento a Pyongyang e in altre aree. I morti sono stati cremati in Russia e le ceneri rimpatriate.
La situazione attuale in Ucraina continua a suscitare preoccupazioni a livello globale, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto. Recenti rapporti indicano che i soldati nordcoreani stanno subendo perdite significative, con un numero crescente di feriti e morti. Questo scenario complesso non solo evidenzia le sfide militari, ma solleva anche interrogativi sulle conseguenze geopolitiche per la regione e per il regime di Pyongyang.
La situazione dei soldati nordcoreani in Ucraina
Secondo dichiarazioni del deputato sudcoreano Lee, tra gennaio e marzo 2025, circa 2.000 soldati nordcoreani feriti sono stati rimpatriati in Corea del Nord, utilizzando aerei e treni. Dopo il rimpatrio, questi soldati sono stati posti in isolamento a Pyongyang e in altre località del paese. Questo isolamento avviene in un contesto di crescente preoccupazione per la salute e la sicurezza dei militari, mentre il conflitto in Ucraina si intensifica e le forze russe cercano di riconquistare zone strategiche.
Morti e rimpatri
Il numero dei soldati nordcoreani deceduti in Ucraina è allarmante: si stima che circa 600 soldati siano morti finora. Secondo le informazioni disponibili, i corpi dei soldati deceduti sono stati cremati in Russia, e le ceneri sono state riportate in Corea del Nord. Questa pratica di cremazione e rimpatrio delle ceneri, sebbene non ufficialmente confermata, riflette il desiderio del regime di mantenere il controllo sulla narrazione riguardante le perdite umane.
Il coinvolgimento della Corea del Nord
La Corea del Nord ha supportato attivamente la Russia nel conflitto, schierando fino a 18.000 soldati in due fasi distinte. Il deputato Lee ha osservato che il numero di scontri è diminuito dopo la riconquista del Kursk, avvenuta a marzo. Tuttavia, non si può escludere la possibilità di un ulteriore invio di truppe nordcoreane. Attualmente, Pyongyang non ha mostrato segnali concreti di voler inviare nuove forze in Russia, suggerendo un possibile cambio di strategia.






