In vista del vertice Nato dell’Aja, il segretario generale Mark Rutte invita gli alleati europei e il Canada a ridurre gran parte delle responsabilità militari degli Usa per la difesa convenzionale dell’alleanza. Der Spiegel: “Lettera ad alleati, agli Usa solo 30% del peso, 70 ad altri”
Berlino, 15 maggio – In vista del vertice Nato dell’Aja, il segretario generale Mark Rutte invita gli alleati europei e il Canada a ridurre e sollevare gli Stati Uniti da gran parte delle responsabilità militari per la difesa convenzionale dell’alleanza. È quello che scrive Der Spiegel in un’anticipazione. In una lettera riservata, propone un cambio nella ripartizione degli oneri, trasformando il “burden sharing” in “burden shifting”. Rutte prevede che entro il 2030, i partner europei e il Canada debbano fornire il 70% delle capacità militari, riducendo la quota degli Stati Uniti al 30%.
In vista del prossimo vertice della Nato che si terrà all’Aja, il primo ministro olandese Mark Rutte ha avanzato una proposta rivoluzionaria per la ristrutturazione della ripartizione delle responsabilità militari all’interno dell’alleanza. Secondo quanto riportato da Der Spiegel, Rutte ha sollecitato i Paesi europei e il Canada a prendere in carico una porzione maggiore degli oneri di difesa tradizionale, alleggerendo così il peso che attualmente grava sugli Stati Uniti.
La proposta di Rutte
In una lettera confidenziale indirizzata a tutti i membri della Nato, Rutte ha delineato la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui vengono distribuite le capacità militari. Attualmente, gli Stati Uniti contribuiscono per oltre il 50% delle risorse necessarie per le operazioni militari dell’alleanza, mentre il restante 50% è fornito dai Paesi europei e dal Canada. Tuttavia, il primo ministro olandese propone un nuovo approccio, definito “burden shifting”, che comporterebbe un’inversione significativa delle proporzioni. Entro l’inizio del prossimo decennio, Rutte auspica che i partner europei e il Canada possano fornire il 70% delle capacità militari, lasciando agli Stati Uniti solo il 30%.
Contesto geopolitico
Questa proposta si inserisce in un contesto di crescente pressione per migliorare la sostenibilità della difesa collettiva, soprattutto alla luce delle recenti tensioni geopolitiche che hanno coinvolto l’Europa. Con il conflitto in Ucraina e l’aggressività russa, la Nato si trova a dover affrontare sfide senza precedenti, richiedendo una risposta unitaria e coordinata da parte di tutti i membri.
Impatti della ristrutturazione
Gli esperti di difesa sottolineano che questa ristrutturazione non solo potrebbe aumentare la responsabilità dei membri europei, ma anche rafforzare la coesione all’interno dell’alleanza. Inoltre, potrebbe rappresentare un passo decisivo verso una maggiore autonomia strategica dell’Europa, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti. La proposta di Rutte, se accolta, potrebbe segnare un cambiamento epocale nella storia della Nato, con ripercussioni significative sul futuro della sicurezza collettiva nel continente europeo.






