Roma, 16 maggio – I corpi di 909 difensori ucraini sono stati recentemente restituiti all’Ucraina grazie a operazioni di rimpatrio. Le salme provengono da diverse linee di combattimento, tra cui Bakhmut e Kharkiv, e da obitori russi. Il Quartier Generale di Coordinamento per il Trattamento dei Prigionieri di Guerra ha ringraziato il Comitato Internazionale della Croce Rossa e le Forze Armate ucraine per il supporto nel trasporto e nella identificazione dei caduti. Questo rimpatrio segue un’operazione simile del 18 aprile
I corpi di 909 soldati ucraini che hanno perso la vita al fronte sono stati restituiti all’Ucraina. La notizia, diffusa dall’agenzia di stampa Ukrinform, evidenzia l’importanza della dignità nel trattamento dei caduti e il rispetto per le famiglie che attendono notizie dei loro cari. Questo evento è stato reso possibile grazie alle operazioni di rimpatrio coordinate dal Quartier Generale di Coordinamento per il Trattamento dei Prigionieri di Guerra.
Il recupero dei corpi e le località coinvolte
I soldati deceduti provengono da diverse località strategiche del conflitto, tra cui Kurakhove, Pokrovsk, Bakhmut, Vuhledar, Lugansk, Zaporizhzhia, Sumy e Kharkiv. Alcuni dei corpi sono stati recuperati anche da obitori situati nel territorio della Federazione Russa. Questo recupero è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha fornito supporto durante queste delicate operazioni.
Il processo di identificazione
Il documento ufficiale sottolinea il lavoro instancabile delle Forze Armate ucraine, che hanno gestito il trasporto dei corpi verso istituzioni statali specializzate. Queste istituzioni si occuperanno dell’identificazione dei caduti, un processo che coinvolgerà esperti di medicina legale del Ministero della Salute e rappresentanti delle forze dell’ordine del Ministero degli Affari Interni. L’agenzia ha assicurato che gli investigatori e le agenzie specializzate lavoreranno rapidamente per garantire una corretta identificazione.