Londra, 29 aprile – L’Ue e il Regno Unito stanno preparando una dichiarazione congiunta su questioni critiche come l’Ucraina, i dazi e i cambiamenti climatici. Il documento segnerà il primo vertice post-Brexit del 19 maggio, evidenziando un reset nelle relazioni. Si ribadisce il sostegno per l’integrità territoriale dell’Ucraina, mentre vengono criticate alcune politiche americane
L’Unione Europea e il Regno Unito stanno attivamente collaborando per redigere una dichiarazione congiunta che affronta questioni cruciali del panorama internazionale contemporaneo, come la crisi in Ucraina, le politiche commerciali e i cambiamenti climatici. Questo progetto, anticipato dal Daily Telegraph, è considerato un “patto anti-Trump”, un documento che potrebbe rappresentare un significativo punto di svolta nelle relazioni post-Brexit.
Il vertice bilaterale del 19 maggio
Il vertice bilaterale, fissato per il 19 maggio lungo le rive del Tamigi, segna il primo incontro ufficiale tra Londra e Bruxelles dopo la separazione del Regno Unito dall’Unione Europea. Il nuovo governo laburista, guidato da Keir Starmer, ha manifestato l’intenzione di “resettare” le relazioni con l’Europa, mantenendo però ferme le basi del divorzio, come l’uscita dal mercato unico e la libertà di movimento per i cittadini.
Divergenze con l’amministrazione americana
Secondo una bozza del documento visionata dal quotidiano britannico, non ci saranno riferimenti diretti agli Stati Uniti o all’attuale amministrazione. Starmer sta cercando di ristabilire legami attraverso una “relazione speciale”, considerata fondamentale per il Regno Unito. Tuttavia, il testo metterà in evidenza le divergenze tra le politiche europee e quelle americane, in particolare su questioni come il cambiamento climatico, dove sia l’Unione che Londra riaffermano il loro impegno verso gli accordi di Parigi, precedentemente criticati da Trump.
Sostegno all’Ucraina e stabilità geopolitica
Un altro aspetto centrale del documento riguarda il conflitto in Ucraina, con un chiaro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità del Paese. Questo si contrappone alle tentazioni della Casa Bianca di riconoscere l’annessione della Crimea da parte di Mosca in cambio di un accordo di pace. Questo approccio sottolinea la volontà europea di mantenere una posizione forte e unita in un contesto geopolitico sempre più complesso, evidenziando le nuove sfide che emergono in un mondo post-pandemia e post-Brexit.






