Almeno 45 palestinesi sono morti in raid israeliani nella Striscia di Gaza in 24 ore. A Bani Suheila, vicina a Khan Yunis, ci sono stati 10 morti, mentre altri attacchi hanno colpito civili a Khan Yunis, Rafah e Gaza City
La situazione nella Striscia di Gaza sta vivendo un drammatico intensificarsi delle ostilità, con almeno 45 palestinesi morti in sole 24 ore a causa di raid aerei condotti dalle forze israeliane. Questi eventi, riportati da Al Jazeera, evidenziano la gravità della crisi attuale e le conseguenze devastanti per le comunità locali, già provate da anni di conflitto. Le fonti locali confermano che gli attacchi si sono verificati in diverse aree della Striscia, portando a un bilancio umano tragico e alla distruzione di infrastrutture vitali.
Raid aerei e vittime civili
I raid si sono concentrati in specifiche zone della Striscia, tra cui Bani Suheila, vicino a Khan Yunis, dove almeno dieci persone sono morte in un singolo bombardamento. Un altro attacco ha colpito un locale adibito a sala barbiere, uccidendo sei persone. Questi episodi drammatici mettono in evidenza la realtà della vita quotidiana a Gaza, dove anche le attività più comuni possono trasformarsi in situazioni fatali.
Obiettivi colpiti e devastazione
Ulteriori dettagli sugli attacchi rivelano una varietà di obiettivi colpiti. Una donna è morta in un bombardamento a nord-est di Rafah, mentre nel nord, a at-Twam, due civili sono stati uccisi in una tenda. Anche un attacco nel quartiere di Zeitun a Gaza City ha causato la morte di tre persone. Questi eventi non solo portano a una perdita di vite umane, ma infliggono anche una devastazione incommensurabile a famiglie e comunità, aggravando una crisi umanitaria già tra le più gravi al mondo.