BRUXELLES, 15 APR – Durante gli incontri del commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, è emersa l’offerta di tariffe reciproche zero per beni industriali, inclusi automobili. Tra i temi discussi, anche la sovraccapacità globale in acciaio e alluminio, e la resilienza delle catene di approvvigionamento in semiconduttori e prodotti farmaceutici. La Commissione Ue ribadisce l’impegno per un dialogo costruttivo
Nel contesto attuale delle relazioni commerciali globali, l’offerta ambiziosa del commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, di abolire i dazi su beni industriali e automobili rappresenta un potenziale punto di svolta. Questo passo, discusso durante gli incontri di Bruxelles, potrebbe non solo migliorare le relazioni tra l’Europa e gli Stati Uniti, ma anche affrontare le sfide economiche e politiche che entrambi i continenti stanno vivendo.
Il portavoce della Commissione europea ha sottolineato che “come sostenuto fin dal primo giorno, preferiamo i negoziati ai dazi, che danneggiano le nostre rispettive economie, gli operatori economici e i consumatori.”
Il contesto delle relazioni commerciali
L’incontro ha messo in evidenza non solo la questione dei dazi, ma anche la sovraccapacità nei settori dell’acciaio e dell’alluminio e la necessità di resilienza nelle catene di approvvigionamento. Questi temi sono diventati sempre più urgenti a causa delle interruzioni causate dalla pandemia di Covid-19 e dalla recente crisi geopolitica. Sefcovic ha evidenziato l’importanza di un impegno congiunto per raggiungere un accordo duraturo, sottolineando che le differenze tra le due parti potrebbero richiedere tempo e pazienza per essere superate.
Impatti economici dell’abolizione dei dazi
L’abolizione dei dazi potrebbe avere effetti significativi non solo sul commercio estero, ma anche sul mercato interno europeo. Una riduzione delle tariffe doganali potrebbe portare a prezzi più competitivi per i consumatori, stimolando la domanda interna e contribuendo alla ripresa economica post-pandemia. Tuttavia, è fondamentale considerare le preoccupazioni dei produttori locali, che potrebbero affrontare una concorrenza più agguerrita da parte delle aziende americane.
La questione della sovraccapacità
Un altro aspetto cruciale è la sovraccapacità nell’acciaio e nell’alluminio, un problema che richiede un approccio coordinato a livello internazionale. L’Unione Europea ha già implementato misure per affrontare questa sfida, ma una collaborazione con gli Stati Uniti potrebbe portare a soluzioni più efficaci e condivise. Affrontare questa questione in modo congiunto potrebbe non solo stabilizzare i prezzi globali, ma anche garantire la sostenibilità delle industrie locali.
Resilienza delle catene di approvvigionamento
Infine, la resilienza delle catene di approvvigionamento è diventata un tema di fondamentale importanza. La cooperazione su iniziative che rafforzino la sicurezza delle forniture di semiconduttori e prodotti farmaceutici potrebbe rappresentare una priorità per entrambe le parti. In un mondo sempre più interconnesso, la collaborazione in questi settori è vitale per garantire una crescita sostenibile e duratura.






