Domani inizieranno i trasferimenti di migranti dall’Italia al centro di Gjader in Albania, nuovo Centro di permanenza per il rimpatrio
Domani, 10 aprile, si prevede l’inizio dei trasferimenti di migranti dall’Italia verso il centro di accoglienza di Gjader, in Albania. Questa operazione è il risultato di un decreto del governo italiano che ha trasformato il centro in un luogo di permanenza per il rimpatrio. Le autorità albanesi hanno confermato che una nave, partita da Brindisi, trasporterà 15 migranti e raggiungerà il porto di Shengjin nel pomeriggio, intorno alle ore 15. Successivamente, è prevista l’arrivo di una seconda nave con altri 25 migranti, portando il totale a circa 40 persone, numero che coincide con la capienza attuale del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) allestito nel campo di Gjader.
Cooperazione tra Italia e Albania
Questa iniziativa si inserisce nel contesto di una crescente cooperazione tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. Da tempo, il governo italiano ha cercato soluzioni per affrontare l’aumento dei migranti che giungono sulle sue coste, e la scelta di utilizzare il territorio albanese come centro di smistamento rappresenta una nuova strategia in questo senso. L’Albania, a sua volta, ha mostrato disponibilità ad ospitare questi centri, in cambio di supporto finanziario e assistenza da parte dell’Unione Europea.
Opportunità per l’Albania
Negli ultimi anni, Tirana ha rafforzato i suoi legami con Bruxelles, cercando di ottenere lo status di candidato per l’adesione all’Unione Europea. In questo contesto, l’accoglienza dei migranti potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Albania di dimostrare il proprio impegno nella gestione dei flussi migratori e nella promozione dei diritti umani.
Condizioni nei centri di accoglienza
Le condizioni nei centri di accoglienza rimangono un tema delicato. Organizzazioni umanitarie hanno espresso preoccupazioni riguardo alla qualità della vita all’interno di queste strutture, dove i migranti spesso si trovano a vivere in condizioni difficili, con accesso limitato a servizi essenziali. La situazione in Albania, già complessa per le sue sfide economiche e sociali, potrebbe ulteriormente complicarsi con l’aumento dei trasferimenti, sollevando interrogativi sulla capacità del paese di gestire un numero crescente di migranti in arrivo.






