Roma, 19 maggio – La decisione finale dipenderà dall’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), prevista entro la fine di giugno
Il Ponte sullo Stretto di Messina è al centro di un acceso dibattito, con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha recentemente annunciato l’intenzione di avviare i cantieri entro l’estate del 2025. Questo progetto, che potrebbe trasformare il collegamento tra Sicilia e Calabria, è atteso con grande interesse, ma anche con preoccupazione da parte di diverse parti interessate. La decisione finale dipenderà dall’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), prevista entro la fine di giugno.
Un’opera controversa
L’idea di costruire un ponte in questo punto critico ha suscitato opinioni contrastanti nel corso degli anni. I sostenitori sottolineano come il ponte potrebbe avere un impatto positivo sull’economia locale e nazionale, migliorando i trasporti e stimolando il turismo. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni significative riguardo all’impatto ambientale e ai costi legati alla realizzazione e alla manutenzione di un’infrastruttura così imponente.
Impegno per l’ambiente
Salvini ha ribadito l’impegno del governo a rispettare tutte le normative ambientali, nonostante le critiche sollevate da vari gruppi ecologisti. Il ministro ha promesso che verranno adottate misure per minimizzare l’impatto sull’ecosistema marino del tratto di mare che separa le due regioni. Questo aspetto è cruciale, dato che la costruzione del ponte potrebbe avere conseguenze significative sulla biodiversità locale.






