Quaranta milioni di dollari di finanziamenti sono stati persi dalla Ong keniana Alliance for Green Revolution in Africa (Agra) a causa dei tagli agli aiuti decisi dal presidente degli Stati Uniti
Un allarme preoccupante è stato lanciato da una ONG keniana che si occupa di sicurezza alimentare, la quale ha dichiarato di aver subito perdite per 40 milioni di dollari a causa dei recenti tagli agli aiuti decisi dall’amministrazione statunitense. L’Alliance for Green Revolution in Africa (Agra), con sede a Nairobi, lavora instancabilmente con piccoli agricoltori in 12 paesi africani, mirando a migliorare le pratiche agricole, aumentare i redditi e promuovere uno sviluppo sostenibile.
La crisi alimentare in Africa orientale
Questa riduzione dei fondi rappresenta un duro colpo non solo per l’Agra, ma anche per molti progetti vitali destinati a garantire la sicurezza alimentare nel continente africano. La situazione è ulteriormente aggravata dall’annuncio del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), che ha recentemente comunicato la sospensione degli aiuti a 650 mila donne e bambini malnutriti in Etiopia, anch’essi colpiti dalla mancanza di fondi.
Le cause della crisi
Il contesto è allarmante: l’Africa orientale sta affrontando una crisi alimentare senza precedenti, aggravata da conflitti, cambiamenti climatici e la pandemia di COVID-19. Le stime indicano che milioni di persone stanno lottando per soddisfare i propri bisogni alimentari di base. In questo scenario, i tagli statunitensi non fanno altro che amplificare le difficoltà.
Un appello urgente
Le parole di rappresentanti dell’Agra risuonano come un appello urgente: “Questi fondi non sono solo numeri, ma rappresentano la vita di molte famiglie che dipendono da una agricoltura sostenibile per sopravvivere“. La preoccupazione cresce, non solo per l’impatto immediato, ma anche per le conseguenze a lungo termine che questi tagli potrebbero avere sulla stabilità economica e sociale della regione.
Con un futuro incerto, le ONG e le organizzazioni internazionali chiedono una revisione delle politiche di aiuto, sottolineando l’importanza di investire nella sicurezza alimentare per garantire un futuro sostenibile e prospero per le popolazioni vulnerabili dell’Africa.






