Per la quarta notte consecutiva, soldati indiani e pachistani si sono scontrati lungo la linea di controllo nel Kashmir
Lunedì 28 aprile, gli scontri tra India e Pakistan si sono intensificati per la quarta notte consecutiva lungo la Linea di Controllo (LoC) nello stato del Kashmir. L’esercito indiano ha confermato che le operazioni militari si sono svolte in vari punti strategici, ma per fortuna non sono state segnalate vittime. Questo episodio segna un ulteriore deterioramento della già fragile situazione nella regione, dove tensioni storiche e conflitti territoriali continuano a imperversare.
La violazione del cessate il fuoco
La violazione del cessate il fuoco, stabilita tra i due paesi nel 2021, è avvenuta in un contesto particolarmente teso, dopo un attacco terroristico avvenuto il 22 aprile. In quell’occasione, un gruppo di militanti ha ucciso 26 turisti indù nella parte indiana del Kashmir, un atto di violenza che rappresenta il peggior attacco civile degli ultimi 25 anni in una regione a maggioranza musulmana, amministrata da New Delhi e contesa da Islamabad. Questo tragico evento ha riacceso le accuse reciproche tra India e Pakistan, con il governo indiano che ha attribuito la responsabilità al Pakistan, accusandolo di sostenere il “terrorismo cross-border“.
Reazioni diplomatiche
In risposta, Islamabad ha negato ogni coinvolgimento, definendo le accuse indiane come “inconsistenti” e ha espresso la propria disponibilità a rispondere alle azioni intraprese da Delhi. Le conseguenze diplomatiche di questo clima di ostilità sono state immediate e gravi: l’India ha deciso di ridurre i rapporti diplomatici con il vicino, annullando i visti per i cittadini pachistani e imponendo un termine per il loro rimpatrio. Inoltre, è stata sospesa l’attuazione dell’Indus Waters Treaty del 1960, un accordo cruciale per la gestione delle risorse idriche tra i due paesi.
L’escalation delle tensioni
Dall’altro lato, il Pakistan ha reagito espellendo i diplomatici indiani presenti sul suo territorio, annullando i visti per cittadini indiani e chiudendo il proprio spazio aereo ai voli provenienti dall’India. Questa escalation di tensioni non solo pone un serio rischio per la stabilità della regione del Kashmir, ma avrà anche ripercussioni sulle relazioni diplomatiche e commerciali tra i due paesi, già caratterizzate da un lungo storico di conflitti e rivalità. La situazione richiede un’attenta osservazione, poiché le dinamiche in gioco potrebbero influenzare non solo la regione, ma anche l’intera area asiatica.






