Il premier israeliano annuncia i preparativi per un’operazione su larga scala nella Striscia: “Su raccomandazione dell’Idf. Commissione statale d’inchiesta sul 7 ottobre dopo, dobbiamo farlo, ma alla fine della guerra”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato un video in cui chiarisce la decisione di non istituire una commissione d’inchiesta sul 7 ottobre. Netanyahu afferma che l’analisi avverrà dopo la guerra, con un esame politico richiesto da lui stesso.
Netanyahu ha recentemente affrontato la crisi in corso, in particolare il conflitto con Hamas, attraverso un video in cui chiarisce la sua posizione sulla creazione di una commissione d’inchiesta sugli eventi del 7 ottobre. Questa data segna l’inizio di un’escalation che ha catturato l’attenzione internazionale. Netanyahu ha affermato: “Dobbiamo farlo, ma solo alla fine della guerra”, sottolineando l’importanza di concentrare gli sforzi sulla sicurezza e sull’operazione militare imminente.
Le dichiarazioni di Netanyahu
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un nuovo video in cui risponde a domande poste dal suo ufficio stampa in cui fa riferimento alla decisione di non istituire una Commissione statale d’inchiesta sul 7 ottobre, affermando: “Dobbiamo farlo, ma alla fine della guerra. Siamo alla vigilia di un’invasione massiccia di Gaza, secondo le raccomandazioni dello Stato maggiore. Poi la esamineremo, e sarà necessario un esame politico, a partire dal primo ministro e dallo staff. Lo esigo. Perché ciò accada, è necessario che si tratti di una commissione accettabile per l’intera opinione pubblica”, ha detto Netanyahu.
Preparazione per l’invasione a Gaza
Le dichiarazioni del premier arrivano in un momento critico, mentre le forze israeliane si preparano a un’invasione su larga scala della Striscia di Gaza. Questa azione è vista come necessaria dal comando militare per neutralizzare le minacce rappresentate da Hamas. Netanyahu ha anche sottolineato che, una volta conclusa l’operazione, sarà fondamentale condurre un’analisi approfondita per valutare le responsabilità e le decisioni prese, inclusa la sua figura e quella del suo staff. “Esigo che sia una commissione accettabile per l’intera opinione pubblica”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza della trasparenza.
Preoccupazioni umanitarie
Il contesto attuale è segnato da una crescente preoccupazione internazionale riguardo all’impatto umanitario di un’eventuale invasione. Le organizzazioni per i diritti umani e i governi di vari Paesi stanno monitorando da vicino la situazione, esprimendo timori per le conseguenze di un’operazione militare di grande portata in un’area già gravemente colpita da anni di conflitti e blocchi.
Implicazioni regionali
L’operazione prevista non solo rappresenta un punto di svolta nella strategia di difesa israeliana, ma è anche cruciale per la stabilità della regione. Con le tensioni in aumento e il numero delle vittime civili che continua a salire, ogni passo intrapreso avrà ripercussioni significative non solo per Israele e Palestina, ma per l’intero Medio Oriente. La comunità internazionale continua a osservare con attenzione, consapevole che le decisioni attuali potrebbero influenzare il futuro della regione per anni a venire.






