Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Tutto il popolo di Israele condivide il vostro dolore”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente contattato i familiari di Yaron Lishinsky e Sarah Milgrom, i membri dello staff dell’ambasciata israeliana uccisi in un attentato antisemita a Washington. Netanyahu ha espresso le sue più sentite condoglianze, sottolineando che l’intera nazione israeliana è al loro fianco nel dolore.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente espresso le sue più sentite condoglianze ai genitori di Yaron Lishinsky e Sarah Milgrom, i due membri dello staff dell’ambasciata israeliana a Washington tragicamente assassinati in un attacco antisemita. Questo attentato, avvenuto mentre i due giovani uscivano da un evento al Capital Jewish Museum, ha suscitato un’ondata di indignazione e dolore non solo in Israele, ma anche a livello internazionale.
La reazione di Netanyahu
Durante la conversazione con i genitori delle vittime, Netanyahu ha sottolineato che “tutto il popolo di Israele condivide il vostro dolore”, evidenziando l’unità della nazione di fronte a una violenza così insensata. Lishinsky e Milgrom, entrambi giovani professionisti, sono stati colpiti a bruciapelo da un assalitore che ha gridato frasi a favore della Palestina. Questo episodio ha riacceso le preoccupazioni riguardanti l’antisemitismo e la sicurezza della comunità ebraica negli Stati Uniti, un tema che Netanyahu ha affrontato con urgenza.
La condanna internazionale
L’attentato ha avuto luogo in un contesto di crescente tensione globale, dove le opinioni sui conflitti in Medio Oriente si riflettono in atti violenti anche lontano dalla regione. Non solo il governo israeliano ha condannato l’atto, ma anche leader mondiali, fra cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno espresso solidarietà. Trump ha definito l’omicidio un atto “chiaramente basato sull’antisemitismo” e ha esortato a fermare la violenza.
Sicurezza della comunità ebraica
La comunità ebraica di Washington e le autorità locali hanno promesso di intensificare la sicurezza nei luoghi simbolici ebraici e di lavorare attivamente per prevenire simili atti di terrore. La sindaca di Washington, Muriel Bowser, ha dichiarato: “Non tollereremo questa violenza o questo odio nella nostra città”, affermando l’importanza di rimanere uniti contro l’antisemitismo.
In questo clima di paura e dolore, la conversazione di Netanyahu con i genitori delle vittime rappresenta non solo un gesto di empatia personale, ma anche un richiamo alla solidarietà nazionale. È un momento che sottolinea la necessità di affrontare le radici dell’odio e di lavorare per un futuro in cui tali atti di violenza diventino solo un triste ricordo.






