Roma, 02 giugno – Il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver intercettato e distrutto un totale di 162 droni ucraini nell’arco della notte. La maggior parte dei droni, ben 57, è stata neutralizzata nella regione di Kursk
Il recente annuncio del ministero della Difesa russo ha messo in luce un nuovo sviluppo nel conflitto tra Russia e Ucraina. Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, le forze armate russe hanno intercettato e distrutto 162 droni ucraini che tentavano di colpire obiettivi strategici sul territorio russo. Questa operazione ha sollevato interrogativi sull’intensificazione delle operazioni militari da parte di Kiev, che Mosca accusa di compromettere la sicurezza delle sue regioni interne.
L’importanza della regione del Kursk
La maggior parte dei droni, ben 57, è stata abbattuta nella regione del Kursk, un’area di rilevanza strategica per la Russia, confinante con l’Ucraina. Questo evento segna un aumento significativo delle attività offensive ucraine, in un contesto di crescente tensione tra i due Paesi, coinvolti in un conflitto che dura da oltre tre anni. La situazione attuale evidenzia come la guerra non stia solo interessando le linee di battaglia, ma anche le aree interne della Russia.
Il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, ha sottolineato che le operazioni di abbattimento sono state condotte grazie a un uso coordinato di sistemi di difesa aerea, mettendo in evidenza i progressi tecnologici della Russia nel rafforzare le sue difese.