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Morti sul lavoro, nelle scorse ore ce ne sono state due: una a Sant'Antonio Abate e l'altra a Maniago

by Redazione
25 Marzo 2025
Lo stemma dei carabinieri

Lo stemma dei carabinieri | alanews.it

Un tragico bilancio si è registrato nelle ultime ore in Italia, dove due lavoratori hanno perso la vita in distinti incidenti sul lavoro. Il primo episodio si è verificato a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, mentre il secondo ha avuto luogo a Maniago, nel Pordenonese. Questi eventi hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro, un tema di fondamentale importanza che continua a far registrare numeri allarmanti.

Incidenti a Sant’Antonio Abate e Maniago

A Sant’Antonio Abate, un uomo di 50 anni, Nicola Sicignano, è deceduto durante il suo turno di lavoro presso una ditta di smaltimento rifiuti. L’incidente è avvenuto intorno alle 17:00, quando, secondo le prime ricostruzioni, Sicignano sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro. Il 118, intervenuto immediatamente, ha potuto solo constatare il decesso dell’operaio, originario di Vico Equense e residente a Gragnano. Era regolarmente assunto dalla SB Ecology Srl e lascia la moglie e due figli, un ragazzo di 15 anni e una ragazza appena maggiorenne.

Le autorità competenti hanno subito sequestrato l’area dove si è verificato l’incidente. Le indagini sono condotte dalla Compagnia di Castellammare di Stabia, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, nonché dall’ASL di Napoli. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire le dinamiche dell’incidente, mentre la procura di Torre Annunziata ha disposto l’autopsia sulla salma di Sicignano per accertare le cause del decesso.

Parallelamente, a Maniago, un altro tragico incidente ha coinvolto un giovane di 22 anni, che ha perso la vita a causa di un infortunio sul lavoro avvenuto in una fabbrica di stampaggio di ingranaggi industriali. L’incidente è accaduto intorno all’1:30 di notte, quando il giovane, che aveva appena compiuto 22 anni, stava operando su una macchina per lo stampaggio. Durante le operazioni, una scheggia incandescente lo ha colpito alla schiena, uccidendolo sul colpo.

Indagini e misure di sicurezza

I colleghi del giovane hanno immediatamente allertato il 112, e la centrale operativa Sores Fvg ha inviato un rianimatore sul posto, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Anche in questo caso, le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno posto sotto sequestro l’impianto di produzione per eseguire i rilievi del caso. Non è ancora chiaro se la scheggia sia stata causata da un malfunzionamento della macchina o da una manovra errata, ma gli ispettori dell’Azienda sanitaria stanno già verificando il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro.

La Stm, azienda in cui si è verificato l’incidente, è specializzata nello stampaggio a caldo e conta circa un centinaio di dipendenti. A seguito della tragedia, il turno della mattina è stato sospeso in segno di lutto e per permettere il completamento delle indagini. Questo evento ha sollevato interrogativi sul rispetto delle misure antinfortunistiche all’interno dell’azienda, che dovranno essere chiariti dagli esperti chiamati a eseguire i rilievi.

L’importanza della sicurezza sul lavoro

Questi due incidenti mortali evidenziano una volta di più la necessità di un approfondimento sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia. Nonostante l’adozione di normative e misure di prevenzione, i dati sugli infortuni e, purtroppo, sulle morti sul lavoro continuano a essere preoccupanti. Secondo le ultime statistiche, il numero degli incidenti sul lavoro in Italia è in aumento, e ciò richiede un’attenzione costante da parte delle istituzioni e delle aziende per garantire un ambiente di lavoro sicuro.

Le indagini in corso sui due incidenti mirano a fare chiarezza sulle responsabilità e a individuare eventuali carenze nelle procedure di sicurezza. È fondamentale che le autorità competenti agiscano con prontezza per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. A tal proposito, è essenziale che vengano implementati programmi di formazione e sensibilizzazione per i dipendenti, affinché possano riconoscere e prevenire situazioni di rischio.

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