Freedom Flotilla Coalition: “Attaccata due volte parte anteriore, gli ambasciatori israeliani rispondano”
Il governo maltese ha comunicato che l’incendio a bordo della nave della Freedom Flotilla Coalition è stato domato e non si registrano vittime. La nave, The Conscience, è stata attaccata da droni durante una missione per sfidare l’assedio di Gaza. La Ong ha chiesto la convocazione degli ambasciatori israeliani per discutere le violazioni del diritto internazionale.
Il recente incendio a bordo della nave dell’Ong Freedom Flotilla Coalition, conosciuta come The Conscience, ha suscitato grande attenzione internazionale. Il governo maltese ha confermato che l’incendio è stato spento senza che si registrassero vittime, ma l’incidente avviene in un contesto di crescente tensione geopolitica. La nave si preparava a salpare verso Gaza con l’obiettivo di contestare l’assedio imposto da Israele.
Dettagli dell’incidente
Secondo le informazioni diffuse dalla Freedom Flotilla Coalition e riportate dalla BBC, l’attacco aereo ha avuto luogo alle 00:23, quando droni non identificati hanno colpito l’imbarcazione. Questa missione umanitaria, composta da attivisti e volontari, mirava a portare aiuti e a denunciare le misure restrittive imposte dallo Stato israeliano. L’Ong ha annunciato l’intenzione di convocare gli ambasciatori israeliani per rispondere delle presunte violazioni del diritto internazionale, inclusi il blocco navale e gli attacchi contro navi civili.
Ulteriori dettagli dell’attacco alla nave Ong con droni israeliani
Un gruppo di attivisti che organizza una nave di aiuti umanitari per Gaza ha dichiarato di essere stato attaccato da droni israeliani in acque internazionali al largo di Malta, mentre si dirigeva verso il territorio palestinese. “Alle 00:23 ora maltese, la Conscience, una nave della Freedom Flotilla Coalition, è stata attaccata direttamente in acque internazionali”, ha dichiarato il gruppo in una nota. “I droni armati hanno attaccato due volte la parte anteriore di un’imbarcazione civile disarmata, causando un incendio e una profonda breccia nello scafo”, ha aggiunto il gruppo, incolpando Israele. “Gli ambasciatori israeliani devono essere convocati e rispondere delle violazioni del diritto internazionale, tra cui il blocco in corso e il bombardamento della nostra nave civile in acque internazionali”. Israele non ha commentato l’accusa. L’attacco, hanno affermato gli attivisti, sembrava colpire il generatore dell’imbarcazione. Ha lasciato l’imbarcazione senza energia e a rischio di affondamento, ha aggiunto la nota. Non ci sono indicazioni di vittime. Il gruppo ha affermato che a bordo erano presenti attivisti provenienti da 21 Paesi.
Reazioni internazionali
L’operazione della Freedom Flotilla Coalition ha generato un acceso dibattito a livello globale. Essa rappresenta una forma di protesta contro le politiche israeliane nei territori palestinesi. Le autorità maltesi hanno evidenziato l’importanza della sicurezza in mare e hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’attacco. Malta ha storicamente svolto un ruolo cruciale come porto sicuro per le operazioni umanitarie nel Mediterraneo, ma si trova ora ad affrontare una situazione complessa, influenzata dalle tensioni geopolitiche della regione.
Sicurezza delle operazioni umanitarie
La Freedom Flotilla Coalition ha già affrontato aggressioni e attacchi nelle sue missioni passate, e questo evento riaccende le preoccupazioni riguardanti la sicurezza delle operazioni umanitarie in acque internazionali. Mentre il mondo osserva, cresce l’aspettativa su come si evolverà la situazione e quali misure verranno adottate per tutelare i diritti umani e garantire l’assistenza umanitaria nelle aree colpite dal conflitto. La questione della sicurezza in mare è ora più che mai al centro del dibattito, richiedendo attenzione e azioni concrete per salvaguardare la vita e il benessere delle persone coinvolte.






