Bruxelles, 26 maggio – La Commissione europea è chiamata a “rispettare” una linea di bilancio “coerente” per agricoltura e pesca nel quadro del prossimo bilancio comune Ue 2028-2034. Questa richiesta proviene da Italia e Grecia, supportate da altri paesi dell’Ue, per garantire il buon funzionamento delle politiche comuni
L’Italia, insieme a nove altri Paesi membri dell’Unione Europea, ha recentemente espresso un netto rifiuto all’idea di creare un fondo unico per la Politica Agricola Comune (PAC) nel prossimo bilancio dell’Ue, previsto per il periodo 2028-2034. Questa posizione è stata ribadita nel corso di una riunione del Consiglio UE per l’Agricoltura e la Pesca a Bruxelles. Oltre all’Italia, la Grecia ha svolto un ruolo chiave in questa iniziativa, sostenuta anche da Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Irlanda e Portogallo.
Necessità di una linea di bilancio dedicata
La richiesta di mantenere una linea di bilancio “coerente e dedicata” per il settore agricolo e della pesca è motivata dalla necessità di garantire la continuità e l’efficacia delle politiche agricole comuni dell’Unione. Secondo i rappresentanti dei Paesi coinvolti, la creazione di un fondo unico potrebbe mettere a rischio la stabilità delle sovvenzioni destinate alle diverse regioni, penalizzando in particolare quelle più vulnerabili e dipendenti dagli aiuti europei.
L’importanza della riforma della PAC
Il dibattito sulla riforma della PAC è di fondamentale importanza, non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa, considerando che l’agricoltura rappresenta un pilastro dell’economia di molti Stati membri. La PAC attuale, che richiede un budget significativo, è stata storicamente un mezzo per sostenere gli agricoltori e garantire la sicurezza alimentare in un contesto di crescente globalizzazione e cambiamenti climatici.