Lampedusa, 4 maggio – Al molo Madonnina, la nave ONG Aurora ha fatto sbarcare all’alba 71 migranti (21 donne e 5 minori), provenienti da Eritrea, Ghana, Nigeria e Sudan. Questi hanno riferito di aver pagato per partire da Abu Kammash. Nel frattempo, la guardia costiera ha fatto sbarcare 24 egiziani e sudanesi a molo Favarolo. Attualmente, nell’hotspot di Imbriacola ci sono 893 ospiti, tra cui 104 minori non accompagnati. Sono previsti trasferimenti di 261 migranti verso Porto Empedocle in serata
All’alba di oggi, la nave dell’ONG Aurora ha effettuato un nuovo sbarco al molo Madonnina di Lampedusa, portando a terra 71 migranti, tra cui 21 donne e 5 minori. Questi uomini e donne, originari di Eritrea, Ghana, Nigeria e Sudan, hanno raccontato di essere partiti da Abu Kammash, in Libia, e di aver pagato cifre esorbitanti per il loro viaggio: i sudanesi hanno versato fino a 3.000 dollari, mentre gli eritrei e i nigeriani hanno pagato rispettivamente 1.000 e 700 euro. Purtroppo, il gommone su cui viaggiavano è stato lasciato alla deriva, evidenziando la drammatica situazione che caratterizza queste traversate nel Mediterraneo.
Lo sbarco a Lampedusa
Poco prima dell’arrivo dell’Aurora, la motovedetta CP322 della Guardia Costiera italiana ha fatto sbarcare a molo Favarolo un gruppo di 24 migranti, tra cui egiziani e sudanesi, che si erano imbarcati da Sabratha, un altro punto di partenza noto per i flussi migratori verso l’Europa. La situazione sull’isola è sempre più complessa: nonostante il trasferimento di 178 persone avvenuto ieri tramite un volo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) verso Roma, attualmente l’hotspot di contrada Imbriacola ospita ben 893 migranti, inclusi 104 minori non accompagnati.
Condizioni critiche nell’hotspot
Le condizioni all’interno dell’hotspot sono critiche, con strutture sovraffollate e risorse limitate, che mettono a dura prova tanto i migranti quanto il personale impegnato nella gestione degli arrivi. Per alleviare la pressione, è previsto il trasferimento di ulteriori 261 migranti tramite un traghetto di linea, atteso in serata a Porto Empedocle. Questo nuovo flusso di arrivi pone interrogativi sulla capacità dell’Italia di gestire la situazione e sulla necessità di una risposta coordinata a livello europeo per affrontare le sfide legate all’immigrazione nel Mediterraneo.






