Il rientro incontrollato della sonda Kosmos 482 previsto tra il 9 e l’11 maggio: tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Il rientro incontrollato della sonda sovietica Kosmos 482 ha catturato l’attenzione di esperti e autorità, poiché il suo impatto sulla superficie terrestre potrebbe rappresentare un rischio concreto per le popolazioni. La sonda, pesante circa 500 chili e dotata di un guscio protettivo in titanio, è attesa tra il 9 e l’11 maggio. È fondamentale seguire attentamente gli sviluppi per comprendere le potenziali conseguenze di questo evento.
Monitoraggio del rientro
Secondo i Centri operativi europei per la sorveglianza spaziale (Eu SST), il rientro della sonda Kosmos 482 è previsto per sabato 10 maggio intorno alle 6 del mattino, con un margine di errore di circa 13 ore. Tuttavia, l’esperto olandese Marco Langbroek ha fornito stime più dettagliate, suggerendo che l’ingresso potrebbe avvenire attorno alle 10, con un’incertezza di circa 20 ore. Anche altri analisti di Aerospace.org indicano una finestra di rientro tra le 6 e le 7 del mattino, ma con un margine d’errore di 19 ore.
Aree a rischio
Le aree del mondo potenzialmente interessate dal rientro della sonda sono ampie e comprendono una vasta fascia tra 52 gradi di latitudine nord e 52 gradi di latitudine sud. Questa zona include gran parte degli oceani e diverse regioni popolate, come Stati Uniti, Europa centro-meridionale, America centrale e meridionale, oltre a Africa, Cina, India e Australia. Gli esperti avvertono che, sebbene le previsioni diventeranno più precise man mano che ci avvicineremo al rientro, il margine di errore rimarrà significativo fino all’ultimo momento.
Storia della sonda
Kosmos 482 è stata lanciata dall’Unione Sovietica il 31 marzo 1972 con l’intento di raggiungere Venere. Tuttavia, un malfunzionamento di un timer ha causato un’interruzione prematura del motore, impedendole di proseguire verso la sua destinazione finale. Da quel momento, la sonda ha orbitato attorno alla Terra, diventando un pezzo di detrito spaziale e rappresentando una nuova sfida per la sicurezza aerospaziale. La comunità scientifica continua a monitorare la situazione, sperando che il rientro avvenga senza incidenti.






