Roma, 14 maggio – La presidente del Consiglio ha espresso la sua convinzione sulla possibilità di raggiungere un quadro politico e di sicurezza regionale per porre fine al conflitto che coinvolge la Gaza. Ha sottolineato l’importanza del piano di ricostruzione proposto dai paesi arabi e l’impegno del governo italiano nel dialogo con i leader regionali, i partner europei e gli Stati Uniti
In un momento di crescente tensione internazionale, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato la posizione del governo italiano riguardo alla crisi in Medio Oriente. In un recente question time alla Camera dei Deputati, Meloni ha confermato che l’Italia non richiamerà l’ambasciatore in Israele, rispondendo all’interrogazione del deputato Angelo Bonelli, rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra. Questo chiarimento si inserisce nel contesto attuale della situazione a Gaza e del conflitto israelo-palestinese.
L’importanza di un approccio diplomatico
Meloni ha enfatizzato la necessità di un approccio diplomatico e costruttivo, affermando che l’Italia è convinta della necessità di lavorare a un quadro politico e di sicurezza regionale per porre fine al conflitto. “È fondamentale avviare un processo che conduca alla soluzione dei due Stati“, ha dichiarato Meloni, sottolineando la centralità del piano di ricostruzione proposto dai Paesi arabi come punto di partenza per risolvere le tensioni.
Comunicazione aperta con gli attori coinvolti
Secondo Meloni, il governo italiano continuerà a mantenere linee di comunicazione aperte e critiche con tutti gli attori coinvolti, compresi i partner europei e gli Stati Uniti. Questo approccio mira a costruire un dialogo fruttuoso, nonostante le difficoltà e le divergenze. L’assenza di un richiamo dell’ambasciatore è stata descritta dalla presidente come una scelta strategica per garantire un canale di comunicazione diretto e continuo con Israele, essenziale in un momento di crisi.
Meloni: “Non condividiamo le recenti proposte di Israele”
“Non abbiamo condiviso diverse scelte e non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo che non è stato Israele a iniziare le ostilità e che c’era un disegno alla base dei disumani attacchi di Hamas e la crudeltà rivolta agli ostaggi”, ha aggiunto Meloni durante il question time.
La premier ha esortato Netanyahu a rispettare il diritto internazionale
Meloni ha poi spiegato di essersi confrontata più volte con il primo ministro israeliano Netanyahu nel corso degli ultimi mesi. “Sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l’urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità e rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Una richiesta che rinnovo anche oggi, a fronte di una situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile”.