Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha condannato l’attacco militare israeliano al gruppo Houthi nel porto yemenita di Hodeida, definendolo un “crimine palese” e una “grave violazione del diritto internazionale”
Il recente attacco militare israeliano contro il gruppo ribelle Houthi, che ha colpito il porto yemenita di Hodeida, ha sollevato forti preoccupazioni a livello internazionale. Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha condannato l’operazione definendola “un crimine palese e una grave violazione del diritto internazionale“. La sua dichiarazione evidenzia l’urgenza di una risposta da parte della comunità internazionale per affrontare questa situazione critica.
La responsabilità degli Stati Uniti
Baghaei ha sottolineato che gli attacchi non sono un’iniziativa isolata da parte di Israele, ma avvengono con il supporto attivo degli Stati Uniti. Questa alleanza, secondo il portavoce, rappresenta una violazione diretta dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, che tutelano la sovranità nazionale e l’integrità territoriale degli Stati. L’intervento militare, quindi, non solo colpisce il Yemen, ma mette in discussione l’intero sistema di sicurezza internazionale.
L’impatto sulla crisi umanitaria
L’attacco a Hodeida, un porto strategico per le importazioni di aiuti umanitari in Yemen, ha suscitato preoccupazioni non solo in Iran, ma anche tra le organizzazioni internazionali che monitorano la crisi yemenita. Il conflitto in Yemen è già tra i più gravi al mondo, avendo causato la morte di decine di migliaia di persone e lasciando milioni di civili in condizioni di estrema vulnerabilità. La situazione umanitaria è allarmante e richiede un’attenzione immediata.
La richiesta di azioni concrete
Baghaei ha esortato i Paesi della regione e la comunità internazionale a prendere misure concrete per fermare la “continuazione della distruzione e delle uccisioni” perpetrate da Israele e Stati Uniti nei Paesi musulmani. Le sue parole si inseriscono in un contesto di crescente tensione geopolitica, dove le azioni militari di Israele, spesso giustificate come interventi contro il terrorismo, vengono criticate come aggressioni contro la sovranità di Stati già provati da conflitti interni e crisi umanitarie.
La situazione a Hodeida e nel resto dello Yemen rimane critica. L’attenzione internazionale si concentra su come prevenire ulteriori escalation e garantire l’accesso umanitario a una popolazione in grave difficoltà. La comunità globale deve agire con urgenza per affrontare queste sfide e promuovere la pace nella regione.






