Un attacco russo con un drone ha colpito un’auto civile nei pressi del villaggio di Velyki Prokhody, nella regione di Kharkiv, ferendo tre donne di 18, 30 e 58 anni
Questa mattina, un attacco aereo condotto da un drone russo ha colpito un’auto civile nei pressi del villaggio di Velyki Prokhody, situato nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. L’incidente, avvenuto intorno alle 7:05 ora locale, ha provocato il ferimento di tre donne di età compresa tra i 18 e i 58 anni. La notizia è stata confermata dalla Procura Generale di Kiev attraverso un post su Facebook, come riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform.
Le vittime e le conseguenze dell’attacco
Le tre vittime sono state immediatamente trasportate in ospedale, dove sono state curate per ferite da schegge, sottolineando la gravità della situazione. Questo attacco si verifica nonostante l’annuncio di una tregua di tre giorni proclamata dal presidente russo Vladimir Putin, il che solleva interrogativi sull’effettiva volontà di Mosca di rispettare gli accordi di cessate il fuoco. La violenza continua ad intensificarsi nella regione, che è stata teatro di conflitti protratti e sanguinosi dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022.
La situazione a Velyki Prokhody
Velyki Prokhody è una località che ha vissuto l’impatto diretto del conflitto, con la popolazione civile spesso esposta ai pericoli delle operazioni militari. Questo attacco evidenzia nuovamente la vulnerabilità degli innocenti in un contesto di guerra, dove le linee tra obiettivi militari e civili diventano sempre più sfumate. La comunità locale, già provata dalla guerra, si trova ora a dover affrontare il trauma e le conseguenze di un attacco così vicino alle loro vite quotidiane.
La risposta delle autorità ucraine
Le autorità ucraine hanno condannato l’episodio, richiamando l’attenzione della comunità internazionale sulla necessità di un intervento decisivo per fermare le aggressioni russe e proteggere i civili. Mentre il conflitto continua, la speranza di una risoluzione pacifica sembra sempre più lontana, e il numero di vittime innocenti continua a crescere, rendendo urgente una risposta globale a questa crisi umanitaria.






