La Russia assicura che agirà per proteggere la propria sicurezza senza considerare le dichiarazioni di Donald Trump o il processo di pace in Ucraina
La Russia ha ribadito con fermezza la sua determinazione a garantire la propria sicurezza nazionale, nonostante le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump e le attuali trattative di pace in Ucraina. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha espresso questa convinzione in un’intervista, evidenziando la necessità di proteggere il territorio russo in un contesto di crescente tensione internazionale.
La risposta russa agli attacchi
Negli ultimi mesi, la Russia ha subito attacchi massicci di droni, un fenomeno che ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari russi. Peskov ha affermato che, sebbene le parole di Trump possano avere un certo peso, la sicurezza della Federazione Russa non può dipendere da fattori esterni. Questo commento arriva in un periodo in cui le relazioni tra Mosca e Washington sono estremamente tese, aggravate dalla guerra in Ucraina e dalle preoccupazioni relative alla sicurezza europea.
L’approccio ambivalente di Trump
Trump, presidente degli USA, ha mostrato un approccio ambivalente nei confronti della Russia. Da un lato, ha manifestato l’intenzione di dialogare con Mosca, mentre dall’altro ha anche avvertito che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina e a premere per una risoluzione della crisi. Le affermazioni di Peskov sottolineano come, per il Cremlino, la sicurezza nazionale venga prima di qualsiasi discorso diplomatico.
Misure di difesa intensificate
In risposta a queste sfide, la Russia ha intensificato le sue misure di difesa, implementando strategie che spaziano dall’aumento della presenza militare al potenziamento delle capacità di risposta agli attacchi esterni. Questo approccio riflette una visione di autarchia difensiva, in cui la Russia si prepara a fronteggiare non solo le minacce percepite, ma anche a rispondere a provocazioni esterne.






