Roma, 1 maggio – In occasione del 77° Giorno dell’Indipendenza di Israele, il Capo di Stato Maggiore dell’IDF, Eyal Zamir, ha dichiarato che l’esercito è “pronto e preparato” a colpire Hamas. Zamir ha sottolineato l’importanza di utilizzare “tutta la potenza a disposizione” per raggiungere risultati significativi, affrontando al contempo le sfide come il ritorno dei rapiti e la necessità di stabilire una realtà di sicurezza duratura
Il Giorno dell’Indipendenza di Israele ha rappresentato un’occasione di riflessione profonda e di determinazione per il futuro del paese. Durante le celebrazioni del 77° anniversario, il Capo di Stato Maggiore dell’IDF, Eyal Zamir, ha rilasciato dichiarazioni che evidenziano la ferma volontà dell’esercito israeliano di affrontare le minacce rappresentate da Hamas. Le sue parole hanno risuonato con forza, promettendo un attacco decisivo e l’uso di “tutta la potenza a nostra disposizione” per intensificare le operazioni sul campo.
La sfida dei cittadini rapiti
Uno dei temi centrali sollevati da Zamir è stato il ritorno dei cittadini israeliani rapiti, una questione che ha generato grande preoccupazione tra la popolazione. “La principale sfida è il ritorno dei nostri fratelli e sorelle alle loro case”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini. Questo aspetto ha contribuito a un clima di insicurezza e tensione che permea la società israeliana.
Sconfiggere Hamas per un futuro sicuro
Zamir ha anche enfatizzato l’urgenza di sconfiggere Hamas e di garantire il ritorno degli sfollati alle loro abitazioni. “Dobbiamo stabilire una realtà di sicurezza che duri per generazioni”, ha affermato, delineando una visione ambiziosa per un futuro pacifico e sicuro per Israele. Le operazioni militari, secondo il Capo di Stato Maggiore, mireranno a porre fine a una minaccia che perdura da anni.






