Tel Aviv, 26 maggio – Durante il Giorno di Gerusalemme, decine di adolescenti israeliani di destra hanno attaccato commercianti e residenti musulmani nella Città Vecchia. I partecipanti a tour organizzati, in preparazione della marcia delle bandiere, hanno compiuto atti violenti, inclusi insulti razzisti e aggressioni a giornalisti e attivisti. La maggior parte dei negozi nel quartiere musulmano ha chiuso in risposta a questi eventi.
Un episodio di violenza ha scosso la Città Vecchia di Gerusalemme durante le celebrazioni del Giorno di Gerusalemme, un evento che commemora la riunificazione della città. Decine di adolescenti israeliani, appartenenti a gruppi di destra, hanno attaccato commercianti e residenti musulmani, come documentato in video e foto condivisi sui social media. I giovani, che partecipavano a tour organizzati prima della marcia delle bandiere, hanno preso d’assalto negozi e persone, urlando insulti razzisti e incitando alla violenza con cori come “Possa il tuo villaggio bruciare” e “Morte agli arabi”.
Atmosfera di tensione a Gerusalemme
L’atmosfera di tensione era palpabile, con molti negozi nel quartiere musulmano chiusi per timore di ulteriori aggressioni. Gli attacchi non si sono limitati solo ai passanti; alcuni dei giovani hanno anche preso di mira attivisti e giornalisti, cercando di impedire la documentazione di quanto stava accadendo. Questi eventi gettano una luce inquietante sulla crescente polarizzazione e violenza che caratterizzano le relazioni tra le diverse comunità di Gerusalemme.
Una situazione complessa
Questa escalation di violenza non è un caso isolato. Negli ultimi anni, la Città Vecchia è diventata un campo di battaglia simbolico per le tensioni tra israeliani e palestinesi. La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di gruppi estremisti di entrambi i lati, che alimentano un clima di paura e ostilità. Gli esperti avvertono che tali atti possono avere ripercussioni durature sulla già fragile coesistenza tra le diverse comunità religiose e culturali di Gerusalemme.
Critiche e richieste di azione
Le autorità israeliane sono state criticate per la loro gestione della situazione, con molti che chiedono azioni decisive per prevenire future violenze. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, chiedendo un dialogo che possa portare a una risoluzione pacifica dei conflitti. Mentre le celebrazioni continuano, la domanda rimane: come si può costruire un futuro condiviso in una città così profondamente divisa?






