L’Alta rappresentante UE Kaja Kallas denuncia l’operazione militare di Israele a Gaza, sottolineando l’uso sproporzionato della forza e le morti di civili
L’Unione Europea ha espresso una netta condanna nei confronti dell’operazione militare condotta da Israele a Gaza, definendo l’uso della forza da parte di Tel Aviv come sproporzionato e inaccettabile. In una dichiarazione ufficiale, l’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, ha sottolineato che la morte di civili innocenti e il continuo attacco alle infrastrutture civili non possono essere tollerati. Kallas ha esortato tutte le parti coinvolte a ripristinare un cessate il fuoco immediato, che dovrebbe includere anche il rilascio di tutti gli ostaggi e la ricerca di una soluzione negoziata duratura.
Situazione a Gaza
Il contesto di questa dichiarazione è particolarmente critico, poiché la situazione a Gaza continua a deteriorarsi. La popolazione civile, già provata da anni di conflitto, ha bisogno di un accesso immediato e senza ostacoli agli aiuti umanitari. L’Unione Europea ha ribadito che l’assistenza umanitaria non deve mai essere politicizzata o militarizzata, riflettendo un impegno a garantire che gli aiuti arrivino a chi ne ha più bisogno, senza interferenze politiche.
Violenza in Cisgiordania
Inoltre, l’UE ha condannato fermamente la violenza perpetrata dai coloni israeliani in Cisgiordania. Questi atti, che comportano intimidazioni, attacchi fisici e distruzioni di proprietà, stanno causando lo sfollamento di intere comunità palestinesi. La nota dell’UE ha esortato Israele ad adottare misure decisive per porre fine a tali violenze e garantire che gli autori di questi crimini siano perseguiti.
Giornata di Gerusalemme
Kaja Kallas ha anche evidenziato gli incidenti avvenuti durante la Giornata di Gerusalemme, che hanno visto violenza e provocazioni nei confronti di residenti e giornalisti. Le azioni dei leader politici israeliani in questo contesto, ha dichiarato, minano il carattere speciale della città e complicano ulteriormente la già fragile situazione. La reazione dell’Unione Europea si colloca in un contesto geopolitico complesso, dove le tensioni tra Israele e Palestina continuano a rappresentare una delle sfide più significative per la stabilità nella regione.
Questa situazione richiede un’attenzione continua da parte della comunità internazionale e un impegno rinnovato verso il dialogo e la ricerca di soluzioni pacifiche, affinché la speranza di una convivenza pacifica possa finalmente diventare realtà.






