Human Rights Watch (Hrw) ha affermato che il blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele alla Striscia di Gaza, in vigore dal 2 marzo, è diventato “uno strumento di sterminio“. Federico Borello, direttore esecutivo ad interim di Hrw, critica i piani che costringerebbero i 2 milioni di abitanti in spazi sempre più ristretti.
La situazione nella Striscia di Gaza continua a destare preoccupazione a livello globale, soprattutto dopo l’allerta lanciato da Human Rights Watch (Hrw). Il blocco totale imposto da Israele dal 2 marzo è stato definito da Federico Borello, direttore esecutivo ad interim di Hrw, come “uno strumento di sterminio”. Questa affermazione evidenzia la gravità della crisi umanitaria che affligge oltre due milioni di persone, costrette a vivere in condizioni sempre più disperate.
Un blocco che soffoca la vita nella già martoriata Striscia di Gaza
Il blocco, già severo, è stato ulteriormente intensificato, costringendo i residenti di Gaza in spazi sempre più ristretti. Borello ha messo in evidenza la preoccupazione per i piani che mirano a ridurre ulteriormente l’area abitabile, rendendo gran parte del territorio inabitabile. Questa situazione ha portato a un grave stato di emergenza umanitaria, con accesso limitato a cibo, acqua potabile e assistenza medica. Le strutture sanitarie sono al collasso, e la carenza di forniture mediche rende difficile il trattamento di malattie e ferite.
Le violazioni dei diritti umani
La posizione di Hrw non si limita a descrivere le conseguenze immediate del blocco, ma offre anche un quadro più ampio di violazioni dei diritti umani. Gli esperti avvertono che una simile situazione non può essere considerata sostenibile nel lungo termine. Le organizzazioni internazionali hanno chiesto una revisione urgente delle politiche in atto per garantire che gli aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza possano raggiungere i civili in difficoltà.
Reazioni internazionali
Le reazioni alla dichiarazione di Hrw sono state molteplici. Diverse nazioni e organismi internazionali hanno espresso preoccupazione per la situazione a Gaza, sottolineando la necessità di un intervento diplomatico per porre fine a questa crisi. La comunità internazionale osserva con attenzione come si svilupperà la situazione, chiedendosi quali misure possano essere adottate per proteggere i diritti umani fondamentali dei palestinesi.
In conclusione, la crisi a Gaza richiede una risposta urgente e coordinata da parte della comunità internazionale. È fondamentale che gli aiuti umanitari possano raggiungere chi ne ha bisogno e che si lavori per garantire il rispetto dei diritti umani di tutti i civili coinvolti.






