Il ministero degli Interni di Hamas ha emesso un comunicato: “Il nuovo piano indebolisce le organizzazioni internazionali nella Striscia”
TEL AVIV, 26 MAG – Il ministero degli Interni di Hamas ha emesso un comunicato in cui esprime forte condanna nei confronti del nuovo piano di distribuzione degli aiuti a Gaza, messo in atto dalla Fondazione Ghf. Hamas lo considera un’iniziativa pericolosa, finalizzata a perseguire obiettivi di sicurezza israeliani e a compromettere il lavoro delle organizzazioni internazionali nella Striscia. Il gruppo ha esortato i residenti a non collaborare con questo nuovo meccanismo, minacciando sanzioni per chi lo faccia. Inoltre, Hamas accusa il meccanismo di essere utilizzato per raccogliere informazioni, temendo che Israele possa sfruttare gli aiuti per reclutare collaboratori.
In un recente comunicato, il ministero degli Interni di Hamas ha lanciato un avvertimento ai cittadini di Gaza riguardo ai nuovi piani di distribuzione degli aiuti umanitari organizzati dalla Fondazione Ghf. Questa organizzazione, che gestisce un meccanismo di assistenza rivolto ai residenti della Striscia, è stata etichettata da Hamas come “un’iniziativa pericolosa” volta a servire gli interessi di sicurezza israeliani e a minare l’autorità delle organizzazioni internazionali nel territorio.
La posizione di Hamas
La posizione di Hamas è chiara: i residenti sono stati esortati a non collaborare con la Fondazione Ghf. Il comunicato, ripreso dai media locali, avverte che “chi collabora pagherà” e che saranno adottate “misure necessarie” nei confronti di chiunque partecipi a questo programma di aiuti. Secondo Hamas, il nuovo meccanismo non si limita a fornire assistenza, ma è anche un’opportunità per Israele di raccogliere informazioni sui palestinesi, utilizzando tecnologie invasive come la scansione dell’iride.
Un contesto di crescente tensione
Questa reazione di Hamas si inserisce in un contesto di crescente tensione a Gaza, dove la popolazione soffre da anni a causa del blocco imposto da Israele e degli effetti devastanti dei ripetuti conflitti. Negli ultimi tempi, la Striscia ha visto un incremento della povertà e della disoccupazione, con molti abitanti che dipendono dagli aiuti umanitari per la propria sopravvivenza. Secondo alcune stime, oltre l’80% della popolazione di Gaza vive in condizioni di povertà, e la richiesta di assistenza è in continua crescita.
Strategia di controllo
In questo scenario, l’atteggiamento di Hamas riflette una strategia di controllo sulla popolazione, cercando di mantenere la propria influenza e autorità in un contesto di instabilità. La minaccia di ritorsioni per chi accetta aiuti esterni sottolinea la crescente preoccupazione del gruppo nei confronti di una potenziale perdita di consenso tra i cittadini, già provati dalle difficoltà economiche e dalla mancanza di opportunità.
I funzionari di Hamas temono che la Fondazione Ghf possa diventare un veicolo per influenzare la popolazione e minare la loro legittimità. La situazione a Gaza continua a essere complessa e delicata, con la popolazione che si trova a dover affrontare scelte difficili in un contesto di crisi umanitaria e politica.