BARLETTA, 08 APR – Un episodio di violenza di genere scuote il liceo Casardi: frasi volgari scritte nei bagni delle studentesse. Gli studenti organizzano un sit-in per condannare l’accaduto. La dirigente Serafina Ardito promette incontri di sensibilizzazione. Indignazione e richiesta di rispetto dalla comunità scolastica
Un episodio sconcertante ha scosso la comunità del liceo classico, musicale e di scienze sociali ‘Casardi’ di Barletta. Nei giorni scorsi, all’interno dei bagni delle studentesse, sono comparse scritte volgari e offensive nei confronti delle donne, accompagnate dall’orribile inneggiamento a Filippo Turetta, attualmente in carcere per l’omicidio della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Questo gesto ignobile ha scatenato la reazione immediata degli studenti, che oggi hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla scuola, per condannare fermamente la violenza di genere e l’atteggiamento misogino che queste scritte rappresentano.
La reazione degli studenti
Francesco, uno dei rappresentanti d’istituto, ha descritto la scoperta delle scritte come un “pugno nello stomaco”, evidenziando il dolore non solo per lui, ma per tutte le sue compagne di scuola. “È una vergogna leggerle – ha affermato – e mi fa male solo pensare a cosa possano aver provato le mie compagne. È davvero vergognoso”.
Durante il sit-in, gli studenti hanno esposto cartelli con scritte come “Il rispetto inizia tra i banchi di scuola”, sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni a valori fondamentali come dignità e rispetto. “Siamo in una scuola che dovrebbe mettere educazione e rispetto al primo posto. La nostra voce deve farsi sentire, ma è fondamentale che anche le istituzioni ci supportino”, ha dichiarato un altro giovane partecipante, esprimendo la necessità di un cambiamento culturale profondo.
La posizione della dirigente scolastica
Serafina Ardito, dirigente scolastico del liceo, ha condannato con fermezza l’accaduto, definendo le scritte come un atto vile che deturpa la dignità della comunità scolastica. “Deturpare le porte dei bagni con tali contenuti è inaccettabile – ha affermato – e potrebbe essere stato compiuto anche da una persona esterna alla scuola, poiché le scritte sono comparse dopo l’apertura al pubblico per la notte dei licei”. La dirigente ha annunciato l’intenzione di promuovere incontri di sensibilizzazione contro la violenza di genere, per educare gli studenti e creare un ambiente scolastico sicuro e rispettoso.
Un messaggio di cambiamento
Le parole di Valeria, un’altra rappresentante di istituto, hanno ulteriormente rafforzato il messaggio di condanna: “Mi sento in dovere di dissociare la comunità scolastica da questo episodio orribile e mi auguro che non accada mai più”. La risposta degli studenti e del corpo docente è un chiaro segnale che la comunità di Barletta non tollererà atti di misoginia e violenza e che la formazione di una coscienza collettiva è essenziale per il futuro.






