Washington, 25 aprile – Michael Alexander Gloss, 21enne americano e figlio di un’alta dirigente CIA e di un veterano dell’Iraq, è stato ucciso a Donetsk mentre combatteva con l’esercito russo contro le forze ucraine. La madre, Juliane Gallina, è la vicedirettrice della CIA per l’innovazione digitale. Michael ha sofferto di una malattia mentale per gran parte della sua vita.
Michael Alexander Gloss, un giovane di 21 anni, è stato ucciso nella regione di Donetsk mentre combatteva con le forze russe contro le truppe ucraine. La notizia, riportata dal Washington Post, ha suscitato un’ondata di shock e incredulità, considerando le sue radici familiari. Michael era infatti il figlio di Juliane Gallina, vicedirettrice della CIA per l’innovazione digitale, e di Larry Gloss, un veterano della guerra in Iraq e attuale dirigente di un’azienda specializzata in tecnologie per la sicurezza fisica.
La conferma della morte
La morte di Michael, avvenuta nel mese di aprile, è stata confermata da iStories, un noto sito di giornalismo investigativo russo con sede all’estero, famoso per le sue inchieste sui conflitti e sulle violazioni dei diritti umani. Questa notizia ha sollevato interrogativi non solo sulla sua scelta di unirsi a un conflitto così complesso, ma anche sulle implicazioni familiari e professionali che tale decisione comportava, date le sue origini.
Le sfide personali
Secondo quanto riportato, Michael ha affrontato per gran parte della sua vita problemi di salute mentale. La madre ha dichiarato che il giovane ha lottato contro queste difficoltà, una battaglia che ha influenzato profondamente il suo percorso di vita. La notizia della sua morte ha portato alla luce non solo la tragedia personale di una famiglia, ma anche le conseguenze più ampie del conflitto in Ucraina, che continua a causare perdite umane e sofferenze tra i civili e i combattenti.






