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Home Ultim'ora

Elon Musk sospende gli account di X dell’opposizione in Turchia

by Redazione
24 Marzo 2025
Elon Musk

Elon Musk - Alanews.it

Proteste in Turchia dopo l’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu: la piattaforma X ha sospeso numerosi account dell’opposizione. Attivisti denunciano censura su studenti e oppositori mentre il governo identifica profili per incitamento all’odio. Operazione congiunta delle autorità ha già portato ad arresti

Nel contesto di una crescente tensione politica in Turchia, la decisione di Elon Musk di sospendere numerosi account dell’opposizione sulla piattaforma X, precedentemente nota come Twitter, ha sollevato molteplici interrogativi. Questo provvedimento è avvenuto in un momento critico, segnato da intense manifestazioni scatenate dall’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, un importante rivale politico del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Secondo quanto riportato dalla testata europea Politico, analisti e attivisti locali hanno denunciato la sospensione di questi profili, evidenziando che la maggior parte degli account bloccati appartiene a studenti e attivisti universitari. Questi giovani hanno cercato di condividere informazioni utili sulle manifestazioni, nonostante il divieto imposto dal governo. La loro attività è stata fondamentale per diffondere dettagli logistici riguardanti i luoghi di ritrovo e altre informazioni pertinenti alle proteste.

La censura e la repressione delle libertà di espressione

Yusuf Can, analista e coordinatore del Programma Medio Oriente del Wilson Center, ha sottolineato che “la maggior parte degli account sospesi sono legati a studenti e attivisti universitari che condividevano dettagli sulle proteste e indicazioni sui luoghi di ritrovo”. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che alcuni profili risultano oscurati esclusivamente in Turchia, creando un clima di censura e repressione delle libertà di espressione.

Omer Faruk Aslan, un attivista che ha subito la sospensione del suo account, ha trovato un modo per aggirare la censura aprendo un secondo profilo. “Ieri il mio account è stato bloccato su ordine del tribunale perché i tweet avevano superato i 6 milioni di visualizzazioni“, ha denunciato Aslan, evidenziando la grave limitazione della libertà di parola in un contesto già di per sé complesso.

La reazione del governo turco

La risposta del governo turco alla crescente attività di protesta è stata rapida e decisa. Il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, ha annunciato che le autorità hanno identificato 326 profili accusati di incitamento all’odio, di cui ben 72 gestiti dall’estero. A seguito di un’operazione congiunta tra la polizia e le autorità di sicurezza informatica, 54 persone sono già state arrestate.

Questa repressione si basa sulla legge turca sui social media del 2022, che conferisce al governo poteri significativi per bloccare contenuti online. Tale normativa ha suscitato preoccupazioni tra esperti e attivisti, i quali affermano che possa essere utilizzata come uno strumento di censura per silenziare le voci dissenzienti e limitare la libertà di espressione nel paese.

Le manifestazioni e il contesto socio-politico

Le manifestazioni in Turchia sono emerse come risposta non solo all’arresto di Imamoglu, ma anche a una crescente frustrazione nei confronti del governo di Erdogan e delle sue politiche. I seguenti fattori hanno alimentato il malcontento tra i cittadini:

  1. Crisi economica
  2. Inflazione galoppante
  3. Deterioramento dei diritti civili

In questo contesto, la censura e la repressione delle voci critiche rappresentano un ulteriore colpo alla democrazia in Turchia.

La situazione attuale solleva interrogativi sul ruolo delle piattaforme sociali nel garantire la libertà di espressione. La decisione di Musk di sospendere gli account dell’opposizione in Turchia ha suscitato un acceso dibattito su come queste piattaforme debbano gestire le informazioni in contesti politici delicati. I critici sostengono che la responsabilità delle aziende tecnologiche debba estendersi oltre la semplice applicazione di regole interne, richiedendo una maggiore attenzione alle implicazioni delle loro azioni nei vari contesti nazionali.

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