PAVIA – Andrea Sempio non si è presentato alla convocazione in Tribunale a Pavia. La sua assenza è stata notata a lungo e, salvo eventuali giustificazioni, non è più atteso al processo che coinvolge Alberto Stasi, condannato a 16 anni e ora semilibero
Oggi, martedì 20 maggio 20245, Andrea Sempio, unico indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, non si è presentato alla convocazione in Tribunale a Pavia. La sua assenza ha suscitato grande curiosità e ha alimentato ulteriori interrogativi su un caso che continua a generare un notevole dibattito pubblico. Su Instagram, la legale di Sempio, Angela Taccia, ha pubblicato una storia accompagnata dal seguente messaggio: “Guerra dura senza paura”. Ha aggiunto anche “CPP we love you”, parole accompagnate dalle emoji di una tigre e di un cuoricino blu. Sembra probabile che la sigla CPP si riferisca al Codice di Procedura Penale, al quale si legali si sono appellati oggi per evitare l’interrogatorio del loro assistito. In particolare la scelta sarebbe stata basata sull’articolo 375 del codice penale.
La doppia convocazione ha visto coinvolto anche Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio della giovane, attualmente in regime di semilibertà.
L’assenza “dell’avvertimento”
Secondo quanto emerso, gli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati, senza presentarsi oggi in Procura a Pavia insieme al loro assistito Andrea Sempio, hanno depositato una memoria nella quale eccepiscono, davanti agli stessi pubblici ministeri, una “carenza” nell’invito a comparire per l’interrogatorio notificato nei giorni scorsi. In particolare, i legali contestano l’assenza dell’”avvertimento” previsto dall’articolo 375, comma 2, lettera D del codice di procedura penale. Tale articolo stabilisce che “il pubblico ministero potrà disporre, a norma dell’articolo 132, l’accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento”.
Secondo la difesa, l’omissione di questo avvertimento rende nullo l’invito a comparire, trattandosi – a loro dire – di un elemento essenziale che deve essere comunicato all’indagato.
A questo punto, stando a quanto si apprende, i pm potrebbero scegliere di notificare un nuovo invito a comparire, correggendo la presunta mancanza segnalata dai difensori. In alternativa, potrebbero ritenere valido l’atto già emesso e considerare che Sempio, regolarmente convocato, abbia omesso di presentarsi. In tal caso, potrebbero anche valutare la possibilità di disporre l’accompagnamento coattivo.
Questa iniziativa della difesa, dal punto di vista tecnico e procedurale, mostra chiaramente l’intenzione dei legali di intraprendere una linea di forte contrasto nell’ambito del procedimento.
Riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco
Le indagini sul delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, hanno preso nuovo slancio a quasi 18 anni dall’evento. La procura di Pavia ha avviato accertamenti su Sempio, il cui DNA era stato trovato sotto le unghie della vittima, Chiara Poggi. Questo ha portato a una riapertura del caso. Il suo avvocato, Massimo Lovati, ha dichiarato che Sempio è “allibito e sconvolto” dalla situazione, sottolineando l’assenza di prove concrete contro di lui. Le indagini, che avevano già archiviato Sempio in passato, si sono riaccese in seguito a nuove analisi genetiche, evidenziando la complessità della vicenda.
Nuovi sviluppi e testimoni
Nel frattempo, emergono nuovi nomi nel contesto delle indagini, come le gemelle Cappa, cugine di Chiara, recentemente ascoltate dagli investigatori. Questi sviluppi suggeriscono che il caso potrebbe riaprirsi su più fronti, con i carabinieri che continuano a raccogliere informazioni e testimonianze. Le perquisizioni hanno coinvolto anche amici di Sempio, come Roberto Freddi e Mattia Capra, per chiarire eventuali collegamenti con l’omicidio.






