Milano, 15 maggio – Secondo quanto riportato dal settimanale “Giallo”, la Procura di Pavia starebbe esaminando 280 messaggi nell’ambito dell’indagine che coinvolge Andrea Sempio
Un messaggio inviato da Paola Cappa, cugina della vittima Chiara Poggi, ha riportato ancora una volta l’attenzione su un caso che ha profondamente scosso l’Italia: il delitto di Garlasco, avvenuto nell’agosto del 2007. La frase, “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”, è contenuta in uno dei 280 messaggi attualmente esaminati dalla Procura di Pavia, nell’ambito dell’indagine che coinvolge Andrea Sempio.
I messaggi della cugina di Chiara Poggi
Il messaggio è stato riportato dal settimanale Giallo, il quale ha anche evidenziato un post di Paola risalente al 2013. In quell’immagine, si vedono piedi con calze a quadretti accanto a un’impronta a pallini, un dettaglio che ricorda un’impronta rinvenuta nella villa di Garlasco durante le indagini iniziali. Questa coincidenza ha sollevato interrogativi e ha spinto gli inquirenti a riesaminare i reperti della scena del crimine.
Giallo cita anche una storia di Instagram pubblicata da Paola nella quale si vede un bambino circondato da biciclette, oltre alla scritta “Fruttolo”, che il settimanale collega al vasetto dello stesso yogurt rinvenuto nell’immediatezza del delitto in casa Poggi, e che gli inquirenti pavesi faranno analizzare per cercare di individuare impronte e Dna.
Nuove Intercettazioni
Le indagini hanno portato alla luce anche intercettazioni risalenti all’epoca del crimine, in cui Paola esprimeva il suo disagio per l’ospitalità offerta ai genitori di Chiara, costretti a lasciare la loro casa, sequestrata dalle autorità. Questi elementi, uniti alle nuove rivelazioni, potrebbero rappresentare un punto di svolta nelle indagini.






