Milano, 21 maggio – Recenti indagini sul delitto di Chiara Poggi hanno portato alla scoperta di appunti significativi, gettati nella spazzatura da Andrea Sempio. Questi scritti, trovati dai carabinieri, potrebbero rivelare dettagli cruciali sul delitto avvenuto a Garlasco nel 2007, indicando possibili indizi della responsabilità di Sempio, frequentatore della casa Poggi. Ulteriori analisi sono in corso per approfondire il profilo dell’indagato
Continuano a emergere nuovi elementi che potrebbero permettere di risalire alla verità su quanto accaduto a Chiara Poggi, giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. I carabinieri hanno rinvenuto appunti di Andrea Sempio, indagato per omicidio, in cui l’uomo afferma di aver fatto “cose brutte” e “inimmaginabili”. Questo materiale, trovato nella spazzatura di Sempio, potrebbe rivelarsi un elemento cruciale per le indagini sull’omicidio della giovane avvenuto a Garlasco nel 2007.
Il ritrovamento degli appunti
Il 21 maggio 2025, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano hanno comunicato il ritrovamento di alcuni bigliettini scritti da Andrea Sempio, un amico del fratello di Chiara Poggi, contenenti frasi inquietanti. Le autorità ritengono che questi appunti possano fornire indizi sulla responsabilità di Sempio nell’omicidio di Chiara. Le indagini sono state riaperte dopo che alcune analisi del DNA hanno mostrato una compatibilità con il profilo genetico di Sempio, piuttosto che con quello di Alberto Stasi, precedentemente condannato per l’omicidio.
La storia di Chiara Poggi
Chiara Poggi, 26 anni, fu trovata morta nella sua abitazione a Garlasco, e il suo caso ha suscitato un’ampia copertura mediatica e un intenso dibattito pubblico. Stasi, inizialmente ritenuto colpevole, ha sempre proclamato la sua innocenza. Le successive indagini hanno evidenziato diverse incongruenze nel suo alibi e nella ricostruzione dei fatti. Tuttavia, nuovi sviluppi, come il ritrovamento del DNA sotto le unghie di Chiara, che risulta compatibile con Sempio, potrebbero aiutare a fare luce su quanto successo.
Indagini in corso
Le autorità stanno anche esaminando altre prove, come impronte e telefonate effettuate da Sempio nei giorni precedenti al delitto. Quest’ultimo ha sempre fornito un alibi, ma gli inquirenti lo considerano “non completamente solido”. I bigliettini rinvenuti potrebbero rivelarsi determinanti per capire il movente e la dinamica del crimine, nonostante il giudice per le indagini preliminari avesse inizialmente bocciato la riapertura del caso.
La Procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone, ha avviato nuove indagini per chiarire il coinvolgimento di Sempio. Le attuali evidenze sembrano indicare un quadro sempre più complesso, in cui le testimonianze e le prove materiali danzano attorno a un mistero che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e l’Italia intera.