La Commissione Ue ha presentato una nuova maxi-lista di controdazi per affrontare le tariffe annunciate dagli Stati Uniti sulle auto. L’elenco, in consultazione pubblica fino al 10 giugno, include prodotti emblematici come carni, SUV, pick-up e aeromobili di Boeing. Se non si raggiunge un accordo con Washington, la risposta dell’Unione potrebbe ammontare a 95 miliardi di euro. Inoltre, si valutano restrizioni su alcune esportazioni verso gli Usa per ulteriori 4,4 miliardi
La Commissione Europea ha presentato una nuova maxi-lista di controdazi con l’obiettivo di contrastare le tariffe imposte dagli Stati Uniti su beni europei. Questo elenco, attualmente in consultazione fino al 10 giugno, include prodotti emblematici dell’export americano, tra cui carne bovina, SUV e aeromobili Boeing, con un potenziale impatto economico di 95 miliardi di euro.
Risposta alle tariffe statunitensi
La maxi-lista di controdazi è stata concepita in risposta alle misure tariffarie annunciate dagli Stati Uniti, che hanno colpito diversi settori dell’economia europea. Tra i prodotti che potrebbero subire dazi, non solo le carni bovine e suine, ma anche il merluzzo dell’Alaska e, per la prima volta, il bourbon, finora esentato. La Commissione Europea intende utilizzare questi controdazi come leva negoziale per ottenere un accordo più favorevole con Washington.
Consultazione pubblica e impatti economici
La consultazione pubblica rappresenta un passo cruciale, poiché consente ai cittadini e alle imprese di esprimere le proprie opinioni sulle misure proposte. Il termine per la raccolta delle osservazioni è fissato per il 10 giugno, dopo il quale l’elenco dei prodotti potrebbe essere modificato prima di essere sottoposto all’approvazione dei Paesi membri dell’Unione Europea. Oltre ai dazi, l’Unione sta valutando anche l’ipotesi di restrizioni su alcune esportazioni verso gli Stati Uniti, come rottami di acciaio e prodotti chimici, per un valore complessivo di 4,4 miliardi di euro.
Tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti
Il contesto attuale è caratterizzato da un aumento delle tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, con entrambe le parti che cercano di proteggere i propri interessi economici. Le autorità europee sottolineano l’importanza di una strategia coordinata per affrontare le sfide commerciali e garantire un mercato equo. In assenza di un accordo con Washington, le nuove misure potrebbero avere un impatto significativo sull’economia europea, influenzando direttamente i costi per i consumatori e le imprese coinvolte nel commercio internazionale.






