A Jenin c’erano 25 ambasciatori e delegazioni da tutto il mondo, anche dell’Ue
Durante una recente visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, un’unità delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) ha sparato colpi di avvertimento in aria, generando un clima di panico tra i membri di una delegazione internazionale composta da 25 ambasciatori. Questo episodio, avvenuto il 19 maggio 2025, ha messo in evidenza le tensioni persistenti nella regione e il delicato equilibrio tra le forze militari israeliane e la comunità diplomatica internazionale.
La delegazione internazionale e la situazione di panico a Jenin
La delegazione, che includeva rappresentanti di vari Paesi, tra cui membri dell’Unione Europea, Francia, Regno Unito, Canada, e nazioni asiatiche come Cina e Giappone, era in visita per discutere questioni relative alla sicurezza e alla cooperazione nella regione. I diplomatici si sono trovati in una situazione di alta tensione quando i soldati israeliani hanno aperto il fuoco, costringendo i presenti a fuggire in preda al panico verso le proprie auto.
Fonti palestinesi, incluso il ministero degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), hanno divulgato video che mostrano la confusione e la fuga dei diplomatici, mentre i soldati sparano da un checkpoint situato all’interno del campo profughi di Jenin. Nonostante il panico, non si segnalano feriti tra i diplomatici, ma l’episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle missioni diplomatiche nella regione.
Reazioni e indagini
L’Idf ha comunicato che sta indagando sull’accaduto, ma la risposta iniziale ha già innescato reazioni da parte di vari governi e organizzazioni internazionali. Il fatto che un gruppo così numeroso di diplomatici sia stato coinvolto in un evento tanto drammatico potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni diplomatiche tra Israele e le nazioni partecipanti, nonché sulla già fragile situazione di sicurezza in Cisgiordania.
Un contesto di crescente tensione
Questo incidente si inserisce in un contesto di crescente tensione tra israeliani e palestinesi, con le autorità israeliane che spesso giustificano le loro azioni come necessarie per mantenere l’ordine e la sicurezza, mentre i palestinesi denunciano l’uso eccessivo della forza. La visita diplomatica, prevista come un’opportunità per promuovere il dialogo, si è trasformata in un episodio emblematico delle sfide che caratterizzano la regione.
In conclusione, l’episodio a Jenin rappresenta un’importante riflessione sulle difficoltà e le sfide che la comunità internazionale deve affrontare nel cercare di stabilire un dialogo costruttivo in una delle regioni più complesse e instabili del mondo.