Milano, 15 apr – Il Tribunale di Milano ha richiesto ai PM di inserire nel fascicolo del dibattimento i bilanci della società coinvolta nel caso Visibilia. Durante la prima udienza, si contestano a Daniela Santanché e coimputati le false comunicazioni sociali
Il processo che coinvolge la ministra Daniela Santanché ha subito un nuovo rinvio, con l’udienza fissata per il 13 maggio. Questa decisione è stata presa al termine della prima udienza presso il Tribunale di Milano, dove si stanno esaminando le accuse di false comunicazioni sociali. Le accuse non riguardano solo la Santanché, ma anche alcuni coimputati, e sono legate alla gestione della società Visibilia, sotto inchiesta per presunte irregolarità nei bilanci.
Richiesta di bilanci
Durante l’udienza, il presidente del collegio, Giuseppe Cernuto, ha ricevuto una richiesta dalla procura per “produrre” i bilanci della società. Questa richiesta si inserisce in un’inchiesta più ampia che mette in discussione la trasparenza e la gestione finanziaria di Visibilia, un’azienda attiva nel settore della comunicazione e dell’editoria. Le accuse nei confronti della Santanché e dei suoi coimputati non sono nuove, ma assumono un peso maggiore considerando il suo attuale ruolo nel governo.
Implicazioni politiche
L’inchiesta si concentra su presunti falsi contabili e sull’adeguatezza del modello organizzativo della società. Questi aspetti potrebbero avere ripercussioni significative non solo a livello legale, ma anche politico. La posizione di Santanché come ministro del Turismo rende la questione ancora più delicata, poiché la sua credibilità è ora sotto esame. Durante l’udienza, l’avvocato difensore ha sollevato una questione di nullità riguardo all’avviso di conclusione delle indagini, portando il giudice a disporre il rinvio.






