Filippo Volandri replica a Federica Pellegrini riguardo il Caso-Sinner. Volandri critica il giudizio della Pellegrini, sottolineando l’importanza di opinioni informate sulla questione.
Il mondo del tennis italiano è in fermento dopo il ritorno in campo di Jannik Sinner, che ha recentemente concluso il suo periodo di squalifica legato al controverso “Caso Clostebol”. Il giovane talento altoatesino è atteso con entusiasmo agli Internazionali d’Italia di Roma, dove avrà l’opportunità di riabbracciare i suoi tifosi e riprendere la sua carriera agonistica. In queste settimane di assenza forzata, Sinner ha scelto di mantenere un profilo basso, evitando commenti e polemiche, mentre attorno a lui si è scatenato un dibattito acceso.
Le critiche di Federica Pellegrini
Tra le voci più critiche vi è quella di Federica Pellegrini, la celebre nuotatrice italiana, che ha sollevato interrogativi sul trattamento riservato a Sinner, parlando di un presunto “doppiopesismo” a favore del numero uno del mondo. Le sue affermazioni hanno suscitato non poche polemiche, soprattutto considerando il suo status di atleta di fama internazionale e membro del Comitato Olimpico Italiano (CIO).
La risposta di Filippo Volandri
In risposta a queste dichiarazioni, Filippo Volandri, capitano non giocatore della squadra italiana di tennis e due volte vincitore della Coppa Davis, ha preso una posizione netta. Volandri ha sottolineato l’importanza di avere competenze adeguate prima di esprimere opinioni su temi così complessi. “Quando sento persone che giudicano, mi chiedo se abbiano davvero le informazioni necessarie per farlo“, ha dichiarato, evidenziando che la Pellegrini, sebbene una grande atleta, potrebbe non avere la preparazione giuridica necessaria per commentare questioni legate alla legge e alle squalifiche.
La difesa dell’integrità del tennis
Il capitano ha proseguito la sua difesa di Sinner, sottolineando come il caso sia stato rapidamente chiarito attraverso documentazione dettagliata che ha provato l’innocenza del giovane tennista. “In meno di 48 ore sono state certificate le azioni che dimostrano la sua innocenza“, ha affermato Volandri, ponendo l’accento sulla rapidità con cui sono state gestite le indagini rispetto ad altri casi di atleti coinvolti in situazioni simili, che hanno richiesto mesi di accertamenti.
Infine, Volandri ha ribadito che ogni situazione è unica e non è corretto paragonare i vari casi di squalifica. La sua posizione mira a difendere non solo Sinner, ma anche l’integrità del tennis italiano, sottolineando l’importanza di rispettare il processo e le decisioni che ne derivano. La polemica continua a infiammare il dibattito pubblico, ma Volandri sembra determinato a mantenere il focus sulle reali questioni sportive e giuridiche che coinvolgono il suo atleta.






