Le carceri in Europa hanno raggiunto un limite critico e l’Italia è tra i Paesi più colpiti: ecco tutti i dati
Le carceri in Europa si trovano in una situazione sempre più critica, con un aumento significativo della popolazione detenuta. Secondo i dati pubblicati da Eurostat, nel 2023 il numero totale di detenuti ha raggiunto quota 499.000, segnando un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. L’Italia si colloca tra i paesi con il più alto tasso di sovraffollamento, con una capienza che supera il 119,1%, posizionandosi al terzo posto dopo Cipro, che registra un allarmante 226,2%, e la Francia con il 122,9%.
La crisi carceraria in Europa
Questi dati evidenziano un trend preoccupante che rivela come la crisi carceraria non sia una novità recente. Infatti, il numero di detenuti nell’Unione Europea ha raggiunto il suo picco nel 2012, con 553.000 persone in custodia. Dopo un calo significativo nel 2020, causato anche dagli effetti della pandemia di COVID-19, che ha portato a una riduzione del 6,6%, la tendenza si è invertita. Tra il 2021 e il 2023, la popolazione carceraria è aumentata del 7,7%, un segnale di allerta che richiede una riflessione approfondita sulle politiche penitenziarie attuate nei vari Stati membri.
Situazione attuale e confronti tra paesi
Nel 2023, ben tredici Stati membri hanno superato la capienza prevista per le loro strutture penitenziarie. Oltre a Italia, Francia e Cipro, anche il Belgio (113,2%), la Svezia (112,6%) e la Croazia (109,7%) mostrano situazioni di grave sovraffollamento. Al contrario, paesi come Estonia (56,2%), Lussemburgo (60,8%) e Bulgaria (67,7%) riescono a mantenere una situazione più sotto controllo, suggerendo che pratiche di gestione più efficaci potrebbero essere adottate anche in altri contesti.
Implicazioni sui diritti umani
Questa situazione pone interrogativi cruciali sui diritti umani e sulle condizioni di vita all’interno delle carceri. Il sovraffollamento non solo compromette la dignità dei detenuti, ma ostacola anche il processo di riabilitazione, fondamentale per la reintegrazione nella società. La necessità di riforme nelle politiche carcerarie è più urgente che mai, affinché si possa garantire non solo la sicurezza, ma anche il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini, inclusi quelli privati della libertà.






