La Germania ha ufficialmente richiesto alla Commissione Ue l’esenzione dai limiti di spesa del Patto di stabilità, attivando la clausola di salvaguardia. Questo permetterà maggiori investimenti nella difesa dal 2025 al 2028, garantendo la sostenibilità fiscale
La recente decisione della Germania di attivare la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità rappresenta un momento cruciale per il futuro della difesa europea. Annunciata il 28 aprile 2025, questa richiesta alla Commissione Europea si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza nel continente, in particolare a causa delle tensioni globali e delle crisi geopolitiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
Un portavoce della Commissione Europea ha confermato che, al momento, solo la Germania ha formalmente richiesto l’attivazione della clausola nazionale di salvaguardia per la difesa. La scadenza per le richieste di attivazione era fissata per la fine di aprile, ma il portavoce ha specificato che si tratta di una “soft deadline”. Questo significa che i Paesi membri avranno un margine di uno o due giorni in più per presentare le loro domande. Oltre alla Germania, anche il Portogallo e la Slovenia hanno espresso l’intenzione di attivare la clausola, sebbene non abbiano ancora inviato richieste formali.
Maggiori investimenti nella difesa
Un portavoce del ministero delle Finanze tedesco ha confermato che la richiesta riguarda il periodo 2025-2028, evidenziando come questa misura sia fondamentale per consentire alla Germania di aumentare la spesa per la difesa senza compromettere la sostenibilità fiscale del paese. L’attivazione della clausola di salvaguardia permette di ottenere deroghe ai limiti di spesa previsti dal Patto di stabilità e crescita, facilitando l’approvazione di bilanci più consistenti per le forze armate.
Negli ultimi anni, Berlino ha intensificato i propri sforzi per modernizzare le capacità militari, rispondendo a un contesto internazionale sempre più complesso. La richiesta di esenzione dai vincoli di bilancio è vista come un passo cruciale per raggiungere gli obiettivi di spesa per la difesa stabiliti dalla NATO, che richiedono agli alleati di destinare almeno il 2% del PIL alla sicurezza.
Controversie e preoccupazioni
Questa manovra non è priva di controversie. Critici e analisti esprimono timori riguardo a un possibile incremento della spesa militare, che potrebbe distogliere risorse da altre aree vitali come l’istruzione e la sanità. Tuttavia, il governo tedesco sostiene che la sicurezza nazionale deve essere una priorità, specialmente in un’epoca in cui le minacce alla stabilità europea diventano sempre più tangibili.
La notizia dell’attivazione della clausola è stata anticipata da un articolo della Reuters, sottolineando l’urgenza con cui Berlino intende affrontare le sfide future. Con questa decisione, la Germania non solo rafforza la propria posizione nel contesto europeo, ma si configura anche come un attore chiave nella definizione delle politiche di sicurezza del continente.






