Nasce la Agentic AI Foundation, una nuova iniziativa promossa da alcuni tra i più grandi protagonisti del settore tecnologico globale, con l’obiettivo di definire un linguaggio universale per gli agenti IA. L’iniziativa, gestita dalla Linux Foundation no profit, vede la partecipazione di colossi come OpenAI, Anthropic e Block, e il sostegno di giganti come Google, Microsoft, AWS, Cloudflare e Bloomberg.
Un linguaggio universale per l’IA agente
La fondazione si propone di sviluppare una cornice standardizzata e condivisa che faciliti la comunicazione e l’interoperabilità tra diverse applicazioni di intelligenza artificiale, in particolare agenti capaci di rispondere autonomamente alle richieste degli utenti o di compiere azioni senza intervento umano diretto. Tra gli esempi concreti, questa piattaforma permetterà di far dialogare facilmente ChatGPT con chatbot di altri sviluppatori, eliminando così la necessità per ogni singolo sviluppatore di creare integrazioni da zero.
In un post ufficiale, OpenAI ha sottolineato che l’adozione di protocolli comuni rappresenta un passo fondamentale per la transizione da agenti sperimentali a sistemi operativi su larga scala. “L’aumento del numero di agenti che assumono responsabilità reali rende il costo della frammentazione insostenibile”, si legge nel comunicato, che evidenzia la volontà di creare un ambiente neutrale e aperto a vantaggio di sviluppatori, aziende e della comunità open source.
Le implicazioni per il futuro dell’AI agentica
Questa iniziativa si inserisce in un contesto di rapido sviluppo dell’Agentic AI, una delle tendenze più discusse del 2025 nel campo dell’intelligenza artificiale. La creazione di standard aperti potrebbe accelerare l’adozione di soluzioni AI avanzate in ambito aziendale e tecnologico, facilitando la collaborazione tra diversi sistemi e migliorando l’efficienza dei processi automatizzati.
Parallelamente, la crescente diffusione dell’AI agentica ha alimentato anche discussioni etiche e antropologiche, come evidenziato dalla recente Nota della Santa Sede “Antiqua et Nova”, che richiama a un uso responsabile e umano dell’intelligenza artificiale, sottolineandone il ruolo di strumento al servizio della persona e della società.
Questo progetto di standardizzazione rappresenta dunque un passo importante per un’integrazione più sicura, efficiente e collaborativa dell’intelligenza artificiale nel tessuto produttivo e sociale globale.






